MPS: Stress test, incontro con l’A.D. Viola

Si è svolto nella nottata di venerdì il confronto con l’AD Fabrizio Viola a seguito della pubblicazione degli stress test da parte dell’EBA e della riunione del CDA con all’ordine del giorno la presentazione dei dati semestrali e del piano presentato dall’Azienda, su sollecitazione della BCE, in materia di NPL e di aumento di capitale.

Per quanto riguarda i dati semestrali si evidenzia: un utile netto di periodo pari a 302 milioni di euro; una riduzione dei crediti deteriorati; una flessione della raccolta diretta ed una ripresa della componente commerciale nel secondo trimestre; il CET1 al 12,1%.

Con riferimento ai risultati degli stress test l’EBA ha evidenziato che l’indice che misura la solidità del capitale risulta adeguato nello scenario attuale ma carente nello scenario avverso.

L’ Amministratore Delegato ci ha inoltre comunicato che il CdA ha approvato:

  • una operazione di deconsolidamento dal bilancio dell’intero portafoglio di crediti in sofferenza attraverso la cessione ad un veicolo di cartolarizzazione al 33% del valore lordo;
  • una ricapitalizzazione per un importo fino ad un massimo di 5 miliardi, assistita da un accordo sottoscritto da un consorzio di primari istituti di credito.

Come OOSS aziendali abbiamo espresso l’ assoluta necessità di essere coinvolti ed informati in ogni fase dell’applicazione dei progetti derivanti dagli impegni assunti con le autorità europee ovviamente a partire da quelli comportanti ricadute sui Lavoratori.

Abbiamo altresì ribadito come i Lavoratori stessi abbiano ampiamente fatto la propria parte negli anni scorsi per favorire il risanamento ed il rilancio dell’Azienda anche attraverso pesanti sacrifici occupazionali, normativi e salariali.

La fase che si apre, caratterizzata dalla necessità di negoziare le ricadute derivanti dall’ applicazione del nuovo Piano Industriale – la cui approvazione è prevista per la fine di settembre – necessita quindi di un forte rilancio di relazioni industriali mature, troppo spesso disattese dalla dirigenza aziendale, che deve innanzitutto basarsi sulla condivisione fra le parti del carattere di irripetibilità ed eccezionalità del contributo economico pagato dai Lavoratori negli ultimi anni, contributo tuttora in essere sulla base degli accordi vigenti.

É ora che si mettano in campo politiche aziendali in grado di tutelare i livelli occupazionali e di assicurare l’effettivo rilancio commerciale dell’Azienda, a partire dalla valorizzazione delle professionalità interne, ed in grado di limitare politiche discrezionali e divisive che non hanno fatto che peggiorare il clima aziendale; di ridurre differenze salariali che con riferimento particolare alle retribuzioni del top management hanno assunto proporzioni inaccettabili; di interrompere le continue assunzioni dall’esterno, assolutamente fuori mercato e che, oltretutto, non hanno fatto la differenza in termini di valore aggiunto, sia sotto il profilo professionale che sotto il profilo dei risultati economici conseguiti.

A livello più generale consideriamo favorevolmente l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione, dalla valorizzazione della partecipazione statale nel capitale azionario alla riattivazione degli strumenti di partecipazione a disposizione dei dipendenti azionisti, atti ad introdurre elementi di stabilizzazione.

I Lavoratori e le OOSS che li rappresentano faranno ancora responsabilmente la loro parte; chiediamo che altrettanto faccia l’Azienda iniziando ad applicare le parti disattese degli Accordi più recenti  ed instaurando da subito un metodo di confronto serrato e costruttivo, unico strumento capace di affrontare l’attuale situazione.

Siena, 1 agosto 2016

LE SEGRETERIE

Comunicato sindacale unitario – 1 agosto 2016

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