Il Comitato Direttivo della FISAC GRUPPO BPER, riunitosi in data odierna presso la Sede della Federazione Nazionale a Roma, come primo atto ha eletto i componenti del nuovo Ufficio di Presidenza.
I Direttivo, a nome di tutta la FISAC, ringrazia, per il proficuo, attento e prezioso impegno di questi anni, la compagna Santina Sirigu, che ha deciso di lasciare l’incarico, ed il compagno Alfonso Ferrante, che è stato confermato, e formula allo stesso ed alla compagna Marcella Oppia gli auguri di buon lavoro per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti con voto unanime.
Nel corso della riunione si è svolta una lunga, partecipata e appassionata discussione sullo stato di attuazione del Piano Industriale 2015-2017, sulle condizioni di lavoro e sulle prospettive del Gruppo nell’ambito della situazione del settore e – più in generale – della situazione politica nazionale ed internazionale, caratterizzata dall’esito del referendum svoltosi nel Regno Unito.
La FISAC di Gruppo e la CGIL tutta dovranno osservare con attenzione le ricadute della scelta dei cittadini britannici, gravida di conseguenze per tutta l’Europa, ed impegnarsi affinché le istituzioni e la politica nazionali ed internazionali, individuino i motivi di questa scelta e sappiano attribuire all’Europa la capacità concreta di migliorare la vita dei cittadini e perseguire il benessere, la convivenza pacifica e l’integrazione tra i popoli.
Il Comitato Direttivo auspica che il Gruppo dirigente di BPER individui e adotti con urgenza, evitando i tatticismi personalistici che sembrano averlo ingessato sin ora, le scelte strategiche per la necessaria trasformazione in SPA della Banca, tali da consentire le aggregazioni altrettanto necessarie per lo sviluppo del Gruppo, la soddisfazione degli interessi della clientela ed il benessere dei lavoratori.
I compagni di tutti i territori, intervenuti nel dibattito, hanno denunciato il pressapochismo ed i gravi ritardi organizzativi nella realizzazione delle trasformazioni, riorganizzazioni e ristrutturazioni previste dal Piano Industriale.
A volte si ha la precisa sensazione che il Gruppo si sia impegnato in una operazione di cambiamento caratterizzata da gravi incertezze nelle scelte strategiche e da una rilevante incapacità progettuale, che si scaricano pesantemente sulle condizioni di lavoro e sull’efficacia dell’operatività, mettendo a rischio la stessa tenuta della clientela.
Tale incapacità organizzativa si trasforma in molte zone del Paese in lunghe file dei clienti allo sportello, nella disomogenea distribuzione dei carichi di lavoro, nella difficoltà di ricevere consulenza ed assistenza tecnica dagli uffici e dai servizi preposti, nella lentezza delle procedure, nella lentezza e nel mancato funzionamento delle macchine, nella totale inadeguatezza delle tecnologie che dovrebbero – nei progetti aziendali – far fronte alla riduzione degli addetti prevista dal Piano Industriale.
Nonostante gli impegni assunti negli accordi, in tutta la BPER aumentano le ore di straordinario, si rinviano continuamente le ferie per far fronte a necessità contingenti (ma quando durano così a lungo, si definiscono strutturali), per lo stesso motivo non si concedono i part time, si assegnano mansioni nuove ai colleghi senza la necessaria formazione.
In questo contesto aumentano a dismisura le pressioni commerciali, che finiscono per provocare, invece che un miglioramento delle performance, mortificazione professionale, senso di inadeguatezza al ruolo, malessere nei lavoratori con il grave rischio che si traducano in gravi patologie.
Per rendere chiaro il clima, si rende necessario raccontare che spesso – nelle visite effettuate presso le unità produttive – si assiste a casi di colleghi che tremano come foglie e ti raccontano “… ho paura di sbagliare … “, “non so quali sono le mie mansioni …” etc.
La FISAC continuerà ad essere costantemente impegnata, oltre che nella stipula degli accordi relativi alle numerose procedure contrattuali, nel monitoraggio puntuale della applicazione degli stessi, delle norme di legge e di contratto e nella segnalazione delle disfunzioni per sollecitare interventi urgenti ed efficaci..
Il Direttivo saluta con soddisfazione la recente presentazione da parte del Coordinamento Unitario delle linee guida per un accordo sulla mobilità ordinaria, finalizzato oltre che al ristoro dei costi a favore dei lavoratori oggetto di trasferimento, a introdurre un sistema trasparente e attento alle esigenze ed alle necessità dei colleghi particolarmente disagiati per questioni di salute, economiche e familiari.
La FISAC di Gruppo manifesta grande preoccupazione in relazione all’andamento del confronto sulle procedure contrattuali del Piano Industriali, caratterizzato da un’eccesiva lentezza e farraginosità.
Il Comitato Direttivo, convinto assertore dell’idea, condivisa in tutta la CGIL, che l’unità sindacale rappresenti una delle condizioni indispensabili per realizzare la migliore rappresentanza e tutela dei lavoratori, constata con rammarico che, in alcuni territori, da parte di qualche OO. SS. si diffondono tra i colleghi interpretazioni unilaterali degli accordi senza il preventivo e necessario confronto unitario o si assumano iniziative senza il coinvolgimento delle altre organizzazioni.
Poiché questo modo di fare rischia di creare sconcerto e disorientamento tra i lavoratori e di complicare il governo unitario delle già difficilissime questioni in cui siamo coinvolti, la FISAC sarà costantemente impegnata a costruire le condizioni atte a superare le difficoltà nei rapporti unitari, anche contrastando, se si rendesse necessario, posizioni corporative e particolaristiche che non aiutano a perseguire con efficacia gli interessi generali di tutti lavoratori.
In questo quadro manifesta apprezzamento per il costante supporto fornito al Coordinamento di Gruppo da parte della Federazione Nazionale ed auspica che tale contributo sia utile anche a superare le difficoltà evidenziate.
Consapevole che il sistema normativo generale condiziona pesantemente il compito di rappresentanza e di tutela, il Comitato Direttivo conferma l’impegno di tutto il quadro dirigente della FISAC del Gruppo BPER per contrastare il jobs act e per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro e sui referendum abrogativi promossi dalla CGIL.
Roma, 23 giugno 2016