In data 30 maggio le scriventi OO. SS. hanno richiesto alla Direzione Compliance e Antiriciclaggio, se la nuova Direttiva Commerciale “Piano Commerciale maggio-settembre 2016” nelle linee declinate (modalità, incontri periodici, verifiche di risultato, reportistica, ad esempio riferimento a pag15) e nei contenuti (assegnazioni di budget individuali ad esempio pag. 3 e di prodotto), fosse rispettosa della normativa di legge e delle disposizioni aziendali ivi compreso il Codice Etico.
La Risposta della Direzione Compliance veicolataci dalla Direzione del Personale è stata che “il Piano Commerciale non risulta in contrasto con le norme in materia di servizi bancari, finanziari e assicurativi, né va interpretata nel senso di ammettere eventuali violazioni delle stesse”.
La risposta non ci stupisce ma ci lascia dubbiosi. Considerando anche atteggiamenti commerciali “vecchio stile” che cominciano a rivedere, stiamo valutando di girare il quesito alla CONSOB.
Il parere termina ricordando che “Resta fermo che il conseguimento dei suddetti obiettivi debba avvenire nel rispetto di tutte le norme di riferimento e, in tale prospettiva, i budget non possono assolutamente costituire il “pretesto” per richiedere e/o giustificare il porre in essere condotte che si pongano in contrasto con la normativa”. In questa frase è stato ben evidenziato l’atteggiamento contraddittorio della banca, da una parte si dice di rispettare i comandamenti, dall’altra però si dice che va bene non rispettarli. Queste OO. SS. da sempre raccomandano ai colleghi il rispetto del cliente e delle sue esigenze che spesso contrastano con le necessità di raggiungimento di budget a prodotto (peraltro vietati dalla MiFID).
Alla luce degli ultimi eventi che hanno visto il coinvolgimento della nostra Azienda, non possiamo che sconsigliare il collocamento di alcun prodotto senza il preventivo ascolto, accurato ed attento, delle richieste, degli obiettivi e delle aspettative del cliente. Questa è l’unica politica commerciale per recuperare il rapporto di fiducia con i clienti che, minato dai precedenti, difficilmente potrà essere recuperato senza un reale cambio di marcia visibile e moralmente corretto.
Invitiamo tutti i colleghi, supportati dalle dichiarazioni della Compliance, a segnalare prontamente alle scriventi ogni pressione commerciale che possa anche solo apparire “pretesto” a porre in essere condotte che si pongano in contrasto con la normativa. Ci impegniamo sin d’ora ad intervenire con decisione utilizzando ogni mezzo per stroncare comportamenti che possano risultare lesivi della dignità e della professionalità dei colleghi oltre che in contrasto con il reale interesse della Banca.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UNISIN Coordinamento Gruppo Banca Popolare di Vicenza
Photo by archer10 (Dennis) (76M Views)