E’ di due giorni fa il riconoscimento formale che il Segretario Generale di Uni Global, Philip Jennings, ha espresso alla nuova struttura organizzativa e politica alla quale hanno dato vita i sindacati di categoria affiliati ad Uni dei Paesi Mediterranei (la cosiddetta Zona 3 di Uni Europa), Italia, Spagna, Portogallo, Malta, Grecia, Cipro e Turchia, in rappresentanza dei loro oltre 400.000 iscritti.
Da tempo i sindacati italiani del settore Finanza avevano preso l’iniziativa di strutturare la rilevante forza organizzata dei Paesi dell’Area Mediterranea con l’obbiettivo di tradurre tale patrimonio organizzativo in forza e capacità di iniziativa politica, capace di indirizzare le politiche europee ed internazionali di Uni Europa su tutti i temi che al di là delle frontiere nazionali e attraverso i gruppi multinazionali (per l’Italia pensiamo ad esempio a Unicredit, Intesa SanPaolo, Generali), hanno un impatto concreto su lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo, dalla digitalizzazione alle regole europee in fatto di patrimonializzazione, dalle delocalizzazioni di lavorazioni alle fusioni ed incorporazioni transnazionali.
In questo percorso si colloca anche il variegato mondo sindacale dei Paesi MENA (acronimo di Middle East-North Africa) che si affacciano sulla Riva Sud del Mediterraneo e che, a partire dal Protocollo di Barcellona del 1995 e del relativo Partenariato EuroMediterraneo con i suoi pilastri di libero scambio, pace e dialogo sociale, è andato sviluppando un’intensa cooperazione con i sindacati della nostra Area “Nord-Mediterranea”, centrata in particolare sugli obbiettivi della crescita organizzativa e del riconoscimento di diritti universali per i lavoratori delle multinazionali del settore con casa madre in Europa.
Analogo ragionamento va applicato ai sindacati dei Paesi “adriatici”, cioè dell’asse sud-orientale europeo (dalla Slovenia, alla Bulgaria) che pure intrecciano fortemente destini e problematiche di settore con le multinazionali bancarie ed assicurative dell’Europa meridionale.
L’appuntamento annuale dei sindacati mediterranei del settore, svoltosi quest’anno a Cipro il 30-31 Maggio ha visto la realizzazione di questa nuova struttura, UNIMED FINANCE, sulla forte spinta dei sindacati italiani ed il pieno, attivo coinvolgimento dei sindacati di tutti gli altri 6 paesi, a cui sono associati, indirettamente ma non meno attivamente, anche i sindacati della regione Mena e del sud-est europeo.
Abbiamo costruito questa struttura, dotata di un proprio Statuto e di propri organismi, coniugando le esigenze di rappresentatività democratica con la necessità della snellezza operativa, in particolare attraverso un Esecutivo composto da un rappresentante (Fabio Alfieri per la Fisac-Cgil) per ciascuno dei 16 sindacati della Zona 3 di Uni Europa Finanza, la Presidenza (Presidente e due VicePresidenti, questi ultimi a rotazione biennale) e la Segreteria Generale.
L’Italia è il Paese maggioritario in quanto a forza organizzata ed i suoi sindacati sono stati i motori dell’intero processo, in particolare Fabi e Fisac-Cgil, quest’ultima dal 1998 impegnata nella cooperazione con i sindacati sia della regione MENA, sia di quelli dell’area centro-orientale e sud-orientale europea.
Su queste basi unanimemente sono stati eletti Mauro Bossola (Fabi) Presidente e Mario Ongaro Segretario Generale di UniMed Finance, un riconoscimento significativo del lavoro compiuto ed un impegno nel lavoro da compiere.