Anche a seguito delle recenti nomine ai vertici della Capogruppo; nomine che, tra le altre, hanno visto il Direttore Generale della Carifano assurgere al ruolo di Vicedirettore Generale in qualità di responsabile della Direzione Cediti e della neo costituita Direzione per i crediti deteriorati, o come va di moda dire oggi:
NPLs, si è acceso un dibattito sul futuro della Carifano che sta generando aspettative e domande da parte dei colleghi.
Il tema all’attenzione è l’ipotesi di una prossima incorporazione della Carifano nel Credito Valtellinese e la possibile riapertura del Fondo Straordinario di Solidarietà, con l’opportunità di nuovi esodi per i colleghi, del tutto analoghi a quelli che nello scorso mese di aprile hanno visto esaurirsi quelli concordati con l’accordo del 3/12/2014.
Indubbiamente l’assai probabile evento fusione, unito alle recenti disposizioni di legge che hanno aperto nel nostro settore la possibilità di esodare lavoratori con una soglia di prossimità alla pensione fino a un massimo di sette anni, non può passare inosservato.
A tale proposito vogliamo fare alcune considerazioni…
La nostra Capogruppo entro il mese di ottobre dovrà completare il percorso di trasformazione da società cooperativa in società per azioni. Operazione che molti osservatori giudicano prodromica a una successiva fase di aggregazione con uno o più Gruppi bancari; operazione sulla quale spingono il mondo delle banche popolari sia le autorità monetarie che governative; condizione peraltro emersa piuttosto chiaramente anche all’interno del dibattito della recente assemblea dei soci.
Verosimilmente questo passaggio sarà accompagnato da un nuovo piano industriale e dalla ulteriore razionalizzazione e/o semplificazione delle strutture societarie del Gruppo e, di questa eventualità, potrebbe essere interessata anche la nostra azienda. Sui tempi ancora non ci sono certezze perché la fase di semplificazione potrebbe anticipare la seconda fase delle aggregazioni così come le cose potrebbero essere combinate. Certo è che al momento, perlomeno pubblicamente, non sembra che sia stata effettuata la scelta del partner. Scelta che potrebbe per noi non essere indifferente. L’auspicio che formuliamo è che questa possa andare verso un soggetto che veda nella nostra presenza consolidata sul territorio un valore strategico per rilanciarne lo sviluppo.
Va detto, tuttavia, che l’eventuale richiesta di attivare il Fondo Straordinario di Solidarietà, per il quale è richiesto l’accordo sindacale, non può che partire da una precisa volontà e iniziativa della parte datoriale che deve, peraltro, essere supportata economicamente in quanto gli oneri richiesti per il pagamento degli assegni ai lavoratori esodati e il versamento agli stessi dei contributi previdenziali, vanno previsti e accantonati in un’unica soluzione.
Quindi, preliminarmente si tratterà di capire cosa conterrà il nuovo progetto industriale, se prevederà un ulteriore giro di vite sul numero dei dipendenti, se vi sarà una revisione del numero delle filiali, insomma:
qualunque discussione non potrà che partire dall’analisi puntuale del nuovo piano industriale quando questo sarà reso noto.
Vorremmo però fare presente che nell’ipotesi della fusione di Carifano, insieme a quanto detto fin’ora, dovremo con altrettanta attenzione focalizzarci sulle condizioni del personale che in questo periodo sta vivendo forse il momento più difficile degli ultimi tempi. La salvaguardia dei livelli occupazionali, le problematiche legate alla mobilità, quelle della riqualificazione professionale, il tema dei diritti contrattuali sono quelle che tecnicamente vengono chiamate “ricadute sul personale”, sulle quali saremo chiamati a condurre una trattativa a livello di Gruppo.
Noi, Organizzazioni Sindacali della Carifano, siamo pronte ad affrontare nell’interesse del personale questa complessa fase che ha risvolti epocali, visto che parliamo di un Istituto bancario che ha più di 170 anni ma che, ne siamo consapevoli, rappresenterà per quanto importante, solo un capitolo della storia più ampia del riposizionamento del Credito nel nostro Paese,
Vi terremo puntualmente informati.
Cordiali saluti.
Fano, 20 giugno 2016
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali
FIRST-CISL FISAC-CGIL
Comunicato