Fruendo: Precisata proposta

Si è svolto in data odierna l’incontro che avevamo richiesto all’azienda per conoscere in maggior dettaglio la proposta che l’azionista di maggioranza aveva indicato nel mese di maggio u.s.
L’azionista ha prima di tutto motivato il lieve ritardo nella convocazione con la necessità di coinvolgere nella proposta la banca, che – ha dichiarato – contribuisce con “soldi e lavoro”.
Per specificare la proposta aziendale l’azionista ha precisato che essa, ovviamente, va considerata subordinata al perfezionamento dell’operazione societaria di Bassilichi, non ancora compiutamente definita, in quanto tale operazione motiva la stessa costituzione della newco composta dagli attuali azionisti di Bassilichi Spa, tra i quali MPS, con l’aggiunta di ICBPI, che interverrebbero per ripatrimonializzare e rilanciare Fruendo.
Il percorso proposto prevede – grazie alla ricapitalizzazione – un piano industriale di tre anni che Fruendo è disponibile a verificare con le OO.SS., per pervenire ad un accordo globale che contenga, oltre ad un articolato per un eventuale CIA, anche alcuni elementi più volte richiesti dalle OO.SS, quali:
– Stabilizzazione dei poli per tutto il piano industriale
– Disponibilità all’impegno sulla integrità aziendale (nessuna cessione di rami d’azienda)
– Attivazione del fondo esuberi in parallelo con MPS; tale operazione avrebbe una durata di cinque anni, coinvolgendo, all’incirca, 240 lavoratori
L’ azionista ha poi chiarito che tutto questo, investimento economico, disponibilità a prendere impegni strutturali nel piano industriale, va inteso come subordinato alla disponibilità delle OO.SS. a condividere un percorso di “pacificazione”; perché gli azionisti investono per rilanciare sul mercato Fruendo, ma questo sarebbe impossibile con l’attuale contenzioso legale.
Le OO.SS, senza entrare nel merito della valutazione della proposta, hanno sottolineato come non sia nelle loro disponibilità – e neanche nella loro volontà – discutere delle scelte legali che sono individuali;
l’azionista ha dichiarato che sarebbe compito dell’azienda intervistare individualmente i lavoratori per riscontrare la loro scelta in proposito, chiedendo idee e contributi per raggiungere il risultato. La sottoscrizione dell’accordo e, conseguentemente, l’investimento economico e l’esodo, sarebbero subordinati al superamento di una quota consistente del contenzioso legale. In caso contrario le cose resterebbero immutate, ma l’azionista ha evidenziato come, in assenza di capitali freschi, di apertura al mercato senza il contenzioso, tra qualche anno sarebbero inevitabili problemi concreti.
Sulla base di quanto esposto le OO. SS. precisano che quanto riportato è semplicemente il resoconto dell’incontro, che aveva lo scopo – possiamo dire raggiunto – di conoscere in sufficiente dettaglio la proposta annunciata dall’azionista circa un mese fa; esse scelgono di comunicare tale resoconto senza esprimere una valutazione in merito in quanto hanno convenuto che la questione sia troppo significativa per assumersi in proprio ogni decisione in merito.
Pertanto le OO.SS. hanno deciso di convocare nelle prossime due settimane le assemblee dei lavoratori per relazionare in dettaglio su quanto hanno appreso dall’azionista e conoscere la decisione dei lavoratori se tale percorso deve essere iniziato o meno; fermo restando che anche alla fine dell’eventuale percorso sarebbero comunque le assemblee a decidere in merito.

Le Segreterie
Comunicato

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