Il 24 c.m. le OO.SS. sono state convocate a Milano dalla Direzione di Gruppo, rappresentata dal dr. Pier Paolo Cellerino che ha ufficialmente comunicato l’ingresso nel Gruppo ICBPI dell’ing. Bertoluzzo, che dal giorno 11 luglio p.v. assumerà il ruolo di AD/DG di ICBPI e AD di CartaSi.
La Delegazione aziendale ci ha poi comunicato che il piano industriale vedrà luce nell’ultimo trimestre del 2016 e che durante l’estate potrebbero essere anticipate alcune linee guida strategiche in merito al futuro del Gruppo ICBPI. La Direzione di Gruppo ha poi confermato la nomina a Vice Presidente di ICBPI dell’ing. Capponcelli, che continuerà a collaborare con le Società del Gruppo anche in veste di consulente.
Dobbiamo pertanto prendere atto che, al di là delle comunicazioni di cui sopra, non sono emerse ulteriori informazioni di rilievo, fatto salvo che la Direzione di Gruppo ha inteso commentare negativamente alcune comunicazioni di marzo/aprile delle OO.SS. rivolte a tutti i lavoratori e pubblicate nelle bacheche, che, a suo giudizio, fomentano la preoccupazione fra i colleghi. Un sintomo questo delle difficoltà di relazione, come del resto lo stesso annuncio della nomina di un nuovo A.D. , che non è stato altro che la conferma di quanto anticipato a tutti i colleghi il giorno precedente, venendo meno al rispetto dei ruoli fra Direzione di Gruppo e Rappresentanze Sindacali.
Le OO.SS. hanno unitariamente fatto presente che:
• La comunicazione aziendale è prima di tutto un fattore di cui è responsabile il management e, oltretutto, le relazioni industriali non dovrebbero basarsi certamente sul commento di comunicati usciti due mesi orsono e che sono stati peraltro tutti confermati dai mass-media. Si succedono invece, con cadenza quasi quotidiana, notizie di stampa, peraltro mai smentite, che riportano informazioni riguardanti le Aziende del Gruppo e le possibili evoluzioni del futuro perimetro, con probabili ulteriori acquisizioni di nuove società/rami d’azienda (Bassilichi, Setefi, ecc.), che svolgono tutte attività assimilabili, determinando un serio problema di stratificazione che imporrebbe, a proposito di comunicazione, almeno l’enunciazione di linee guida, se non di un piano industriale.
Va ricordato che stiamo parlando di società che, tranne per alcuni specifici e limitati settori, sono regolamentate dal CCNL dei metalmeccanici o da quello del commercio. La comunicazione all’interno delle aziende, in assenza di linee strategiche note, avviene pertanto in maniera disomogenea e frammentaria, A nostro avviso, senza nulla togliere alla bontà del progetto industriale, è proprio questo che genera confusione tra i colleghi e preoccupazione sulla tenuta occupazionale.
• Il rischio di tensioni occupazionali, già adombrato dalla stessa Direzione in altri incontri ed emerso in maniera netta durante le assemblee dei lavoratori, è riconosciuto dalla Direzione che però su questo argomento dichiara che il problema “non esiste finché non si pone”, atteggiamento questo che può essere difficilmente accettato dalle OO.SS.
• Non può certo tranquillizzare la dichiarazione che le Società acquisite, in attesa di un piano industriale, resteranno “stand alone”. I lavoratori hanno bisogno di conoscere quali saranno le linee di sviluppo e integrazione delle attività oggi presenti nelle singole società del Gruppo, partendo dalla certezza che gli strumenti oggi offerti dal CCNL Credito per fronteggiare eventuali tensioni occupazionali possono, per il tramite dell’estensione dell’area contrattuale alle Società acquisite, scongiurare il rischio che si inauguri la “guerra dei poveri” fra le attuali Società del Gruppo e le Società neo acquisite.
• Altrettanto si può dire dell’eventualità di cessioni di “rami aziendali” ritenuti “no core”, su cui si confermano da mesi incarichi esplorativi a consulenze specializzate che saranno, prima o poi, oggetto di valutazione e conseguente decisione da parte del Consiglio d’Amministrazione. Anche in questo caso. La Direzione di Gruppo ritiene di non dovere informare le OO.SS. che sull’argomento di contro hanno il dovere di rivendicare garanzie per i lavoratori oggetto di possibile cessione circa il perimetro delle attività ritenute “no core” già oggetto di incarico e in merito all’impatto che la possibile cessione di dette attività avrebbe sulla struttura organizzativa e di business del Gruppo ICBPI.
È stata quindi unitariamente rappresentata dalle OO.SS. la necessità di definire un Protocollo di garanzie che determini:
1. la certezza dell’area contrattuale del credito in tutto il Gruppo;
2. la sospensione di ogni possibile trasferimento di attività entro e fuori del Gruppo, in assenza di un piano industriale;
3. la mappatura delle attività esternalizzate, ai fini della eventuale re internalizzazione a garanzia dei livelli occupazionali;
4. la garanzia del mantenimento delle unità produttive per come oggi sono strutturate nei territori.
La Direzione di Gruppo ha espresso contrarietà alla richiesta delle OO.SS. in merito all’avvio di un percorso condiviso di definizione di un protocollo di garanzie nei confronti dei dipendenti, dichiarando che attualmente non sussistono le condizioni.
Infine, è stato richiesto alla Direzione di Gruppo che anche per il 2017 venga concordato un VAP “a stralcio” che garantisca il medesimo importo che verrà erogato a giugno del 2016, con un aumento del 10%. La richiesta è motivata dalla situazione in evoluzione del Gruppo e dall’impossibilità, in queste condizioni, di definire una formula di calcolo immune dal rischio che eventuali cambiamenti in corso d’anno possano influenzarne pesantemente l’indicatore di gruppo (EBITDA).
Le OO.SS. si sono anche dichiarate disponibili alla sottoscrizione dei Protocolli di Formazione finanziata F.B.A., per togliere ogni dubbio alla Direzione di Gruppo, che temeva che l’eventuale mancata firma potesse tramutarsi in strumento di pressione da parte delle OO.SS.
In risposta, il dr. Cellerino ha dichiarato la non disponibilità ad accogliere tale richiesta, ribadendo la volontà aziendale dell’erogazione del VAP solo a fronte dell’individuazione di un indicatore di calcolo che, se raggiunto, permetterà il pagamento nel 2017.
Preso atto delle risposte che Direzione di Gruppo ha potuto fornire, che giudichiamo insufficienti e inadeguate rispetto alla delicatezza della fase, le OO.SS. hanno preannunciato l’avvio di Assemblee Unitarie in tutto il Gruppo per illustrare ai colleghi quanto espresso dalla direzione aziendale e definire tutte le possibili azioni da intraprendere, senza nulla escludere, in base al mandato dei lavoratori.
SU TUTTE QUESTE COSE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DEL GRUPPO ICBPI SONO INVITATI A PARTECIPARE AD ASSEMBLEE CHE SI SVOLGERANNO NELLE VARIE SEDI A PARTIRE DALL’ 8 GIUGNO SECONDO CALENDARIO DA DEFINIRE
31/05/2016
comunicato