Come OO.SS. periferiche, abbiamo ritenuto di riconsiderare, nel suo complesso, il sistema di valutazione del personale.
Dalla discussione è emerso che, pur rilevando miglioramenti derivanti dal contratto aziendale firmato pochi mesi or sono, il sistema continua ad evidenziare una serie di criticità.
In primo luogo abbiamo condiviso come la parte qualificante del processo sia ancora largamente disattesa, poiché non vi è aderenza fra il modello e la realtà dei fatti, ovvero: le valutazioni sono costruite spesso in modo sommario, utilizzando i ritagli di tempo a disposizione; ancora più spesso non vengono effettuati i colloqui intermedi durante l’anno, ed in molti casi la consegna della scheda viene affidata ad un soggetto diverso rispetto al valutatore.
Il mancato rispetto del protocollo parrebbe evidenziare che la finalità del sistema sia, ancora una volta, legata ad un contenimento dei costi, piuttosto che all’utilizzo dello stesso per operare in favore di un reale coinvolgimento dei Lavoratori in vista di produrre un miglioramento della loro professionalità.
Dal momento che ci ritroviamo ormai per il terzo anno a rassegnare le stesse considerazioni, chiediamo che venga riconsiderato l’impianto normativo generale, in rapporto al quale l’azienda stessa manifesta gravi lacune in fase di attuazione.
A nostro avviso il sistema valutativo non deve servire a mortificare i Colleghi, oltre che a penalizzarli in sede economica per il tramite delle decurtazioni.
In sostanza chiediamo la certezza e l’esigibilità del salario contrattato.
Chiediamo inoltre che il sistema di valutazione diventi un reale strumento per premiare chi lo merita, esaminando il piano della professionalità, delle competenze e dell’impegno profuso, e che, sempre che si voglia praticare una prospettiva di lungo periodo, le valutazioni non siano connesse solamente al conseguimento dei risultati commerciali.
Torino, il 16 Maggio 2016
RR.SS.AA. PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
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