Dopo il comunicato del 6 maggio scorso, l’azienda ci ha convocato il 13/5/2016 per discutere della riorganizzazione in corso e delle filiali oggetto delle prossime chiusure. In premessa all’incontro abbiamo chiesto di essere convocati con urgenza in materia di sicurezza per analizzare la situazione delle filiali a partire dalle criticità e dalle realtà colpite da eventi criminosi nei giorni scorsi: ag.6 e 20.
Filiali in chiusura:
L’azienda ci ha comunicato la trasformazione dell’ag.20 in SPAV senza autonomia contabile dell’agenzia sede. L’ag.20, pur se non prevista nel gruppo delle filiali in chiusura, sembra
destinata a restare con tre unità fino a quando la Banca non deciderà in merito alla chiusura e destinazione dei locali a sede Private.
L’azienda ha inoltre comunicato che le due filiali interessate – ag. 25 e ag. 14 – si trasformeranno in SPAV con spin off il 30/5 p.v. per poi essere successivamente chiuse. Le filiali che riceveranno personale e lavoro sono rispettivamente l’agenzia sede (che diventerà di 37 unità) e l’ag.8 (che avrà 17 addetti) ma, poiché saranno interessate dal progetto di “formattazione” che prevederà la ristrutturazione delle stesse, i tempi di incorporazione delle filiali in chiusura saranno lunghissimi: dai 2 ai 5 mesi!
Riteniamo insensata ed irresponsabile la scelta aziendale:
– Il progetto “formattazione filiali” è ancora in discussione con le OO.SS. centrali a causa delle forti criticità in tema di sicurezza del nuovo modello e delle ritrosie a confrontarsi nelle sedi territoriali interessate che meglio possono individuare problemi e soluzioni. Perché, allora, accelerare sulle ristrutturazioni? E’ ancora una volta un pessimo segnale sulle relazioni sindacali che a parole si intende distendere e poi, nei fatti, si azzerano.
Chiediamo alle OO.SS. di Coordinamento un deciso intervento in materia.
– Trasformare in SPAV senza autonomia contabile le Filiali – nel caso delle agenzie 14 e 20 significativamente lontane dalla filiale madre mentre, nel caso della 25, Paschi Valore di un certo rilievo – tenendole per mesi ad operare senza possibilità di delibera e con soluzioni improvvisate sui visti, significa scaricare sui dipendenti le proprie incapacità organizzative ed esporli al rischio di errori. Evidentemente ai vertici aziendali tutto ciò non interessa così come non interessa il rischio abbandono da parte della clientela stufa del continuo caos operativo.
Abbiamo chiesto all’azienda di riconsiderare il progetto evitando forzature sulle relazioni sindacali e sul progetto stesso.
A margine dell’argomento, l’azienda ha comunicato anche la volontà di trasferire il centro PMI Napoli 2, attualmente consedente con l’ag.29, nei locali dell’agenzia sede insieme al centro PMI Napoli 1 a “causa delle carenze di organico che non consentono l’individuazione di un nuovo capocentro”. Condividiamo solo che il nostro territorio è fortemente afflitto da pesanti carenze di organico, sul merito pensiamo piuttosto che sia un anticipare le ricadute della riorganizzazione Corporate che già attualmente crea confusione con la confluenza delle nuove pratiche sul Centro di Caserta e la gestione delle vecchie su Napoli 2 e al momento non realizza nessun recupero di personale.
Abbiamo chiesto che si adoperino per la restrizione dei locali dell’agenzia 29 con la conseguente riduzione delle spese di locazione e fatto una domanda che è rimasta inevasa: ag. sede, ag. 25, centri PMI napoli 1 e 2, sede DTM e GRU di riferimento negli stessi locali: dove li mettono tutti???
HUB & SPOKE
L’azienda ha esposto la propria percezione sulla riorganizzazione ad un mese dalla partenza. Nessuna criticità su organizzazione, abilitazioni, attività commerciale e layout. Colleghi motivati specie nei nuovi ruoli, anche a seguito dei tanti colloqui fatti che hanno portato alla condivisione su tutti i ruoli.
Noi abbiamo evidentemente visto un film diverso ed abbiamo chiesto all’azienda di rispondere nel merito delle varie questioni:
– Mobilità territoriale: l’azienda afferma di aver trasferito il 16% del personale pari a 54 risorse (40 QD e 14 aree professionali). Il dato è da verificare e non ci risulta la piena condivisione da parte degli interessati: abbiamo chiesto all’azienda la distribuzione dei trasferimenti sul territorio. Ci verrà fornita martedì.
– Mobilità professionale: per l’azienda ha riguardato il 39% del personale, ma non è stata in grado di comunicarci la distribuzione fra i vari gradi. Ci verrà fornita martedì. Il dato è comunque da verificare e non ci risulta la piena condivisione da parte degli interessati.
– Gestore multifiliale: riguarda “solo” 5 realtà (sulle 33 Filiali della nuova DTM pari al 15%). Abbiamo reiterato la richiesta di indicazioni chiare su come viene gestita la mobilità e l’erogazione dei connessi emolumenti.
– Contemporaneo avvicendamento titolare/sostituto: ha riguardato “solo” 7 realtà (sulle 33 Filiali della nuova DTM pari al 21%).
– Formazione: il progetto formativo, inclusi gli affiancamenti, per l’azienda è terminato ma occorrono ulteriori aule sulla filiera del credito.
– Organici: abbiamo chiesto le portafogliazioni delle varie unità operative che in diversi casi lamentano forti criticità. Ci saranno consegnate martedì. L’azienda ha inoltre ammesso difficoltà significative in tema di organici.
– Indennità ai sostituti: non c’è ancora una risposta aziendale in merito.
– Giugliano: filiale inizialmente individuata come HUB senza grappolo, è stata poi trasformata in indipendente. Questo ha causato un blocco nel processo deliberativo attualmente in analisi al COG (ma non era filato tutto liscio?!?).
– Pozzuoli Arco Felice e Piedimonte Matese: abbiamo reiterato la richiesta di trasformarle da spoke in indipendenti. L’azienda ha comunicato che valuterà la richiesta. Su Pozzuoli ci è stato comunicato che è in via di soluzione l’integrazione della linea valore di Arco Felice.
Abbiamo infine chiesto dati per una prima valutazione sui miglioramenti commerciali derivanti dalla riorganizzazione. L’azienda ha dichiarato di non avere dati da poter analizzare riservandosi di poter affrontare il tema nelle prossime riunioni.
Un’affermazione che risulta incredibile alla luce delle pressioni commerciali pesantissime e fuori dalle regole che vengono effettuate nella DTM di Caserta e non solo. Abbiamo chiesto all’azienda di provvedere all’inoltro a tutto il personale del protocollo sulle pressioni commerciali stigmatizzando il comportamento di coloro che ledono la dignità dei colleghi e fatto una riflessione: se i colleghi continuano a ricevere pressioni evidentemente i dati ci sono e , nonostante l’impegno di tutti, sono negativi. Forse è il caso di dichiarare che la riorganizzazione non funziona???
Napoli, 16/5/2016 le segreterie
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