Riunione al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali su procedura online dimissioni volontarie

Lo scorso venerdì 6 maggio, a seguito di richiesta espressa unitariamente, ha avuto luogo un incontro con la Direzione Generale dell’innovazione del Ministero avente ad oggetto le problematiche relative alla procedura online presso il portale Cliclavoro.

Premesso che l’appuntamento ha rivestito più un carattere tecnico-informatico piuttosto che giuridico, la DG innovazione del Ministero ai diversi quesiti ha fornito le seguenti risposte:

  • Nel caso in cui la procedura di dimissioni sul sito Cliclavoro non dovesse andare a buon fine in quanto il datore di lavoro è in possesso di una PEC non corretta o scaduta o altro, lo staff tecnico del Ministero provvede ad avvertire l’operatore UVL e il lavoratore tramite e-mail. In tal caso ciò non sta a significare che il lavoratore deve riformulare la procedura o addirittura, come da alcuni paventato, revocare le dimissioni e ripresentarle! In proposito, infatti, ci è stato detto chiaramente che il lavoratore, con l’invio, matura le proprie condizioni di “diritto” perché il datore di lavoro ha comunque un riscontro sul proprio “cruscotto” on line dal quale risultano tutte le richieste di dimissioni dei propri  (ormai ex) dipendenti. In sostanza, ciò che fa fede, per il buon esito delle dimissioni, è la data certa dell’invio online effettuato tramite la procedura automatizzata  della quale è possibile produrre una stampa per ricevuta. Siamo stati altresì informati che l’uso della Posta certificata da parte del datore di lavoro non è più obbligatoria;
  • In merito al rispetto dei tempi e delle modalità in materia di dimissioni stabiliti dalle norme contrattuali, la DG ci ha sottolineato la permanenza di tali regole che però non sostituiscono affatto l’obbligo di invio telematico delle dimissioni. In definitiva, è possibile effettuare l’invio telematico durante la decorrenza del preavviso già preventivamente comunicato secondo le norme contrattuali (come in quei casi in cui la contrattazione collettiva prevede che i lavoratori debbano dimettersi con decorrenza dal primo o dal 16 del mese).
  • Il Ministero sta vagliando la possibilità di sostituire/integrare la mail del lavoratore con un campo obbligatorio di compilazione con il numero di cellulare dell’interessato, in modo tale da bypassare il problema dell’eventuale mancanza dell’indirizzo di posta elettronica;
  • C’è stato confermato che la procedura online delle dimissioni è tale che le stesse vengano automaticamente recapitate anche alla DTL;
  • Per i casi di detenzione, c’è stato confermato che in assenza di Patronato, l’interessato ha diritto a procedere con le dimissioni on-line per tramite di delega fornita all’Assistente Sociale di riferimento.

Si conferma la già nota disponibilità per ogni ulteriore chiarimento.

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