Finalmente, come da tempo auspicato ed indicato dalla Fisac-Cgil in ogni sede ed occasione, la lotta al riciclaggio di denaro sporco e all’evasione fiscale (anche attraverso la riduzione del contante) segna un punto a suo favore con la decisione della Bce di cui vi diamo conto con la nostra comunicazione. E’ ora auspicabile, anche sulla scorta di quanto deciso in sede Europea, che il Governo Italiano ponga in essere una riflessione sulla propria decisione di alzare la soglia per i pagamenti in contanti e possa recedere da questa decisone non in linea con un decisivo contributo alla lotta al riciclaggio ed all’evasione fiscale.
Fine del biglietto a grosso taglio di 500 euro, il valore nominale più alto disponibile sulle piazze internazionali, dopo quello di 1.000 Franchi svizzeri, ideale per il riciclaggio e l’evasione fiscale. Sulla banconota scende la scure della Banca Centrale Europea, che ha deciso di sospenderne definitivamente la stampa anche, se, a causa delle forti scorte, continuerà ad essere emesso fino al 31.12.2018.
Nel frattempo il biglietto viola continuerà ad avere corso legale e, precisa in una nota la Bce, manterrà inalterato il suo valore. Si tratta di una sconfitta (ma con compromesso) per la Germania, che ieri ha votato contro: alcuni giorni fa, a Roma, il Presidente della Bundesbank aveva spiegato la contrarietà della Germania, ancora legata al “cash” (ed alla vecchia banconota da 1.000 marchi di valore simile) in un paese che “non ha problemi di riciclaggio”.
La Banca Centrale Europea spiega, però, di aver tenuto conto “delle preoccupazioni che questa banconota possa facilitare attività illecite” avendo ricevuto richieste in questa direzione “in alti consessi internazionali”. In campo vi è una quantità di circolante notevole, circa 300 miliardi di euro, il 30% del valore del contante della valuta malgrado i “pezzi” da 500 in circolazione siano appena il 3% delle banconote totali.
Un’altra arma in più (anche in Italia), quindi, nella lotta al riciclaggio ed all’evasione: eliminare le banconote da 500 euro serve a ridurre il contante e contrastare la fuga di quei biglietti verso l’estero.
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