Coordinamento Donne Fisac Cgil Palermo: Solidarietà a Linda Laura Sabbadini

Linda Laura Sabbadini, storica dirigente dell’Istat, inaspettatamente e senza una plausibile ragione, è stata esautorata dal suo ruolo.
Con la sua grande competenza e passione sociale, in decenni di sapiente lavoro, Sabbadini, ha fatto in modo che l’Istat fotografasse il nostro Paese dal punto di vista sociale, ambientale e culturale.
Insignita dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica per il ruolo innovativo da lei svolto nel campo delle statistiche sociali e più volte premiata in Italia e all’estero è stata inserita tra le cento eccellenze italiane.
Ma quello che la rende ancor più grande è stato il suo impegno nel portare alla luce realtà da sempre oscurate. Grazie alle ricerche da lei promosse, infatti, è stato squarciato il velo di silenzio che da sempre gravava sulla vita delle donne nel nostro sistema sociale e culturale. Sabbadini, infatti, è stata la pioniera delle statistiche di genere. Ha costruito il Bes, un indicatore del Benessere equo e sostenibile , un indicatore quanto mai necessario in tempi come quelli in cui viviamo dove la diseguaglianza sociale e il disagio di ampie fasce di cittadini sono cresciuti a dismisura. Lo dobbiamo a lei se temi come la famiglia, la condizione delle donne, il lavoro, la violenza contro le donne, la discriminazione sessuale, sono stati per la prima volta campi di indagine scientifica e statistica.
In generale con la sua passione politica, la sua sapienza, la grande competenza ha rivoluzionato il metodo di indagine statistica con la volontà di portare avanti in modo innovativo la fotografia del nostro paese.
Il mondo scientifico illuminato, le donne, la gente comune, oggi insorgono con una passione che va al di là di ogni aspettativa contro questa vergognosa “epurazione” in stile tipicamente renziano nei confronti di una donna vittima di una ennesima svolta, da più parti considerata maschilista, che investe il nostro paese.
Oggi, di certo, Laura Linda Sabbadini, che con il suo lavoro ha portato alla luce quello che il potere centrale di questo paese vuole nascondere, è personaggio scomodo. Prima è stato
eliminato il Ministero delle Pari Opportunità, relegando la trattazione dell’eguaglianza di genere ad un Dipartimento del Ministero del lavoro come se tale questione non riguardasse tutto il paese ma soltanto un conciliabolo di pochi interessati , ora si rimuove una donna che si è impegnata fortemente nelle statistiche sociali e di genere e l ‘intero Dipartimento alla sua Direzione.
Le problematiche sociali, la povertà, le differenze salariali, l’integrazione dei migranti, le condizioni urbane, la discriminazione per l’orientamento sessuale improvvisamente non sono considerati degni di indagine sociale.
Ci chiediamo con ansia come potrebbe un paese moderno o che si considera tale, fare a meno di queste conoscenze per poter procedere con un corretto welfare e una strada maestra verso l’integrazione e la giustizia sociale?
Ci uniamo, quindi, al coro che chiede che si rimedi a questa insensata ingiustizia che porterebbe il nostro paese verso quella barbarie sociale che tutti e tutte oggi temiamo.

Coordinamento Donne Fisac Cgil Palermo-Il Laboratorio delle Idee
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