Nuove Banche: Meno segreti e più trasparenza fanno bene alle banche e alla salute!

Verso l’ora di pranzo, mercoledì le agenzie di stampa rilanciavano una fonte del Tesoro che faceva sapere: “ La vendita delle quattro nuove Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti, deve avvenire entro la fine di aprile, secondo gli impegni dell’accordo che l’Italia ha preso con la Commissione europea lo scorso novembre ma, dice una fonte del Tesoro, l’Italia sta negoziando una proroga a settembre “.
Fonte anonima e tardiva ma opportuna.
Infatti un quotidiano molto letto aveva pubblicato un documentato articolo, dal titolo efficace ma devastante: “TUTTI I RISCHI Nella lettera della Commissione che autorizzava il decreto sulle quattro banche c ‘ è una deadline precisa: dopo quella data possono solo recuperare i crediti. Tradotto: sono morte “.
Sono state ore di tensione e di preoccupazione per i lavoratori, visto che i contenuti dell’articolo erano stati a loro volta ripresi e diffusi dalle agenzie di stampa.
Sia ben chiaro. A parte i titoloni, non è con la stampa che bisogna prendersela.
Mentre i lavoratori sono da mesi sotto pressione per consolidare le 4 Nuove Banche e la fiducia della clientela – in vista della cessione delle stesse sul mercato – si è atteso prima che una fonte del Tesoro facesse sapere che no, non c’è problema: “ l’Italia sta negoziando una proroga a settembre”.
Nello stesso giorno in cui con l’ennesima fiducia viene approvato l’ennesimo decreto-banche ( anatocismo e agevolazioni fiscali annessi ), i cittadini devono apprendere da un articolo di stampa aspetti non secondari della controversa vicenda delle banche in risoluzione e delle condizioni negoziate con l’Europa.

Mentre i detentori di obbligazioni subordinate ( 10.559 risparmiatori per un controvalore di 329,2 milioni di euro ) attendono di conoscere i contenuti dei decreti del Governo, alla Camera si pone la fiducia sul c.d. decreto-banche ma si tace sugli altri decreti, salvo che dovrebbe essere rispettata la scadenza del 31 marzo p.v.
Si continui pure a scaricare sulla Commissione Europea le responsabilità ma ci si decida: se i risparmiatori sono stati vittime di “ truffa “, come lo stesso Governo afferma, si accertino le responsabilità e si risarciscano gli obbligazionisti non professionali e non istituzionali.
E non si faccia di tutta l’erba un fascio!
Non sono stati certo gli addetti agli sportelli ad avere: 1) deciso l’emissione di bond subordinati per rafforzare i requisiti patrimoniali; 2) consentito l’emissione; 3) attribuito il livello di rischio; 4) deciso, programmato e coordinato la collocazione al dettaglio dei bond subordinati.
Le cattive gestioni, gli intrecci clientelari, la commistione di affari e politica sono causa prima dei crediti in sofferenza; sono altrettante responsabilità da accertare perché alla fine non accada che nella notte tutte le vacche sono nere.
Il primario quotidiano nazionale informa anche sull’andamento delle quattro nuove banche, ora appetibili, dopo la svalutazione e la cessione dei crediti in sofferenza.
Appunto, gli acquirenti potranno realizzare un buon affare.
Tanto più continuiamo a porre in evidenza alcune questioni:
• Quale attenzione all’economia dei territori e all’occupazione nella cessione delle 4 Nuove Banche ( e delle società controllate e delle partecipazioni ) ?
• Quali strategie per la gestione e il recupero dei crediti in sofferenza ? Quali ricadute sull’economia reale ?
• Quali provvedimenti per evitare che le “ cattive abitudini “ si perpetuino e si riciclino, magari sotto il manto delle competenze?
Nel rispetto di ciò che la Magistratura accerterà, urgono chiarezza e trasparenza sulle responsabilità delle crisi irreversibili delle 4 vecchie banche, di chi ha concorso all’amministrazione e alla gestione, di chi ha tratto anche vantaggi indiretti da quel “ groviglio armonioso “ che le ha portato alla crisi.

Roma, 23 marzo 2016
Il Coordinamento operativo degli Organismi sindacali aziendali FISAC/CGIL dei Gruppi
Nuova Banca Marche – Nuova Banca Etruria – Nuova CariFerrara – Nuova CariChieti

comunicato

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