Per le Imprese la Legalità e la Competitività sono sempre di più due aspetti legati assieme. Infatti avere il riconoscimento ufficiale sulla correttezza del proprio operato permette alle Aziende di ottenere credito bancario. Tutto questo, si rileva dai dati diffusi dalla Banca d’Italia riguardo i vantaggi in ambito creditizio ottenuti dalle Imprese quotate dall’Antitrust (Agcm) attraverso lo strumento dl rating di legalità.
La normativa, varata con l’articolo 5ter decreto Legge 1/2012, prevede due tipologie di premialità per quelle Imprese che decidono di attuare interventi di Governance e controlli interni rivolti alla legalità. I vantaggi sono rilevanti perché attengono all’afflusso di fondi al Soggetto collettivo attraverso corsie privilegiate nei settori nevralgici dei Bandi di gara pubblici e dei finanziamenti erogati dagli Istituti bancari.
In merito a ciò, i dati diffusi dalla Banca d’Italia (relativi all’anno 2014) si riferiscono alla concessione di finanziamenti da parte del Sistema bancario ed a fronte di 160 domande, solo sette sono state respinte.
Il possesso del Rating di legalità ha determinato vantaggi per le Imprese richiedenti nel 66% dei casi sotto forma di migliori condizioni economiche per la concessione del finanziamento, riducendo anche i tempi e i costi dell’istruttoria.
Nel rimanente 34% dei casi, il rating non ha sortito effetti vantaggiosi per il Titolare, in quanto l’Istituto di credito, cui l’Impresa si era rivolta, ha ritenuto il richiedente avente un rischio elevato, come ha esempio criticità di Bilancio od eccessivi utilizzi in Centrale dei rischi.
I dati complessivi, perciò, fanno riferimento a 160 richieste fi finanziamento presentate dalle Imprese con Rating agli Istituti bancari, di cui 106 accolte con i benefici derivanti dal possesso del Rating di legalità e 47 accolti senza alcun beneficio.
I benefici riconosciuti sono stati 181 (essendo cumulabili) suddivisi in migliori condizioni economiche per la concessione del finanziamento (86); riduzione dei tempi di istruttoria (64); riduzione dei costi istruttoria (31).
I dati forniti dalla Banca d’Italia possono rappresentare un’ulteriore spinta verso la “quotazione” all’Agcm, per ottenere benefici nel settore dei finanziamenti e del credito ed in chiave di rafforzamento/salvaguardia della propria quota di mercato.
Was this article helpful?
YesNo