In data 8 marzo a Roma è stato siglato un importante accordo a seguito del piano industriale del Gruppo Unicredit 2011 – 2018, riguardante le ricadute sui livelli occupazionali dei dirigenti.
La revisione del piano, avvenuta a Novembre 2015, prevedeva infatti la riduzione di 470 unità (circa un terzo dei dirigenti presenti nel Gruppo) mettendo in campo anche il rischio di operazioni di licenziamento collettivo.
“Valutiamo positivamente questo accordo– ha dichiarato Elena Aiazzi segretaria nazionale Fisac CGIL – in quanto riteniamo di aver tutelato la categoria, scongiurando il rischio di licenziamenti veri e propri attraverso l’adesione volontaria agli strumenti messi in campo quali il fondo di solidarietà straordinario (per circa 200 dirigenti), offerte di buonuscita monetaria e outplacement e soprattutto attraverso la forte riduzione dei numeri previsti, realizzata con la possibilità di riassorbimento all’interno dell’azienda a seguito di demansionamento, per 175 dirigenti.
Crediamo che tale accordo, scaturito da una procedura non prevista attualmente dal CCNL dei dirigenti che ha invece portato l’azienda a sedersi al tavolo, possa costituire un punto di riferimento per tutta la categoria dei dirigenti del settore. Si è ottenuto infatti anche un intervento di solidarietà, per attenuare gli impatti sociali, da parte di tutti i dirigenti presenti nel gruppo attraverso la riduzione, seppur contenuta, di prestazioni retributive.
Riteniamo che la nostra determinazione – prosegue sempre Elena Aiazzi – ed il nostro operato, a fronte della rappresentanza di tutti i dirigenti ed in particolare di coloro che sono iscritti alla nostra Organizzazione e che ci hanno voluto dare fiducia, sia in piena coerenza con la nostra volontà, la volontà della CGIL, attraverso LA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI, di dare voce e rappresentanza a tutto il mondo del lavoro, delle professioni, ed ai cittadini del presente e del futuro.
Vedi anche il comunicato unitario
Unicredit Accordo 8 marzo 2016 – Allegati e Lettere a latere
Agenzie di stampa:
Unicredit: Fisac Cgil, positivo accordo su dirigenti Unicredit: Fisac Cgil, positivo accordo su dirigenti = (AGI) – Roma, 9 mar. – “Un accordo positivo, riteniamo di aver tutelato la categoria, scongiurando il rischio di licenziamenti veri e propri attraverso l’ adesione volontaria agli strumenti messi in campo quali il fondo di solidarieta’ straordinario per circa 200 dirigenti, offerte di buonuscita monetaria e outplacement e, soprattutto, attraverso la forte riduzione dei numeri previsti, realizzata con la possibilita’ di riassorbimento all’ interno dell’ azienda a seguito di demansionamento, per 175 dirigenti”. E’ quanto si legge in una nota della Fisac Cgil in merito all’ accordo siglato col gruppo Unicredit, a seguito del piano industriale del Gruppo 2011 – 2018, riguardante le ricadute sui livelli occupazionali dei dirigenti. “Crediamo che tale accordo – spiega la segretaria nazionale della Fisac Cgil, Elena Aiazzi – , scaturito da una procedura non prevista attualmente dal contratto nazionale dei dirigenti che ha invece portato l’ azienda a sedersi al tavolo, possa costituire un punto di riferimento per tutta la categoria dei dirigenti del settore. Si e’ ottenuto infatti anche un intervento di solidarieta’, per attenuare gli impatti sociali, da parte di tutti i dirigenti presenti nel gruppo attraverso la riduzione, seppur contenuta, di prestazioni retributive”. La Fisac Cgil ritiene che, prosegue Aiazzi, “la nostra determinazione e il nostro operato, a fronte della rappresentanza di tutti i dirigenti ed in particolare di coloro che sono iscritti alla nostra organizzazione e che ci hanno voluto dare fiducia, sia in piena coerenza con la nostra volonta’, la volonta’ della Cgil, attraverso la Carta dei diritti universali, di dare voce e rappresentanza a tutto il mondo del lavoro, delle professioni, ed ai cittadini del presente e del futuro”, conclude. (AGI) Red/Pit 091527 MAR 16 NNN
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UNICREDIT: FISAC, POSITIVO ACCORDO SU DIRIGENTI, TUTELA CATEGORIA Roma, 9 mar. (AdnKronos) – “Un accordo positivo, riteniamo di aver tutelato la categoria, scongiurando il rischio di licenziamenti veri e propri attraverso l’ adesione volontaria agli strumenti messi in campo quali il fondo di solidarietà straordinario per circa 200 dirigenti, offerte di buonuscita monetaria e outplacement e, soprattutto, attraverso la forte riduzione dei numeri previsti, realizzata con la possibilità di riassorbimento all’ interno dell’ azienda a seguito di demansionamento, per 175 dirigenti”. E’ quanto si legge in una nota della Fisac – Cgil in merito all’ accordo siglato col gruppo Unicredit, a seguito del piano industriale del gruppo 2011 – 2018, riguardante le ricadute sui livelli occupazionali dei dirigenti. “Crediamo che tale accordo – spiega la segretaria nazionale della Fisac Cgil, Elena Aiazzi – , scaturito da una procedura non prevista attualmente dal contratto nazionale dei dirigenti che ha invece portato l’ azienda a sedersi al tavolo, possa costituire un punto di riferimento per tutta la categoria dei dirigenti del settore. Si è ottenuto infatti anche un intervento di solidarietà, per attenuare gli impatti sociali, da parte di tutti i dirigenti presenti nel gruppo attraverso la riduzione, seppur contenuta, di prestazioni retributive”. La Fisac Cgil ritiene che, prosegue Aiazzi, “la nostra determinazione e il nostro operato, a fronte della rappresentanza di tutti i dirigenti ed in particolare di coloro che sono iscritti alla nostra organizzazione e che ci hanno voluto dare fiducia, sia in piena coerenza con la nostra volontà, la volontà della Cgil, attraverso la Carta dei diritti universali, di dare voce e rappresentanza a tutto il mondo del lavoro, delle professioni, ed ai cittadini del presente e del futuro”, conclude. (Red/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 09-MAR-16 15: 45 NNN