Leggiamo con interesse quanto di recente dichiarato dal Presidente unico delle 4 Nuove Banche. E’ la conferma che ora sono banche solide e ben patrimonializzate, affidabili.
Ma continuiamo a sentire odore di “ spezzatino “ ; di soluzioni di mercato finalizzate più al profitto che al contemperamento con l’occupazione e l’economia del territorio.
Cessione delle 4 Nuove banche.
“Nel weekend abbiamo esaminato le conferme delle manifestazioni di interesse e abbiamo osservato una conferma da parte di quasi tutti”.
“Era sostanzialmente un tema di riconferme. Adesso siamo ancora nelle fasi iniziali, nelle prossime settimane ci concentreremo sull’approvazione dei numeri. Le fasi successive saranno dopo la pubblicazione dei dati”
Il Presidente unico ha confermato che la vendita delle 4 Nuove Banche dovrebbe concludersi entro l’estate e che la soluzione privilegiata resta quella della vendita in blocco delle attività”.
Prossimo passo, “l’invio, nella seconda meta” di marzo, alle parti interessate della ‘info memo’, la fotografia esatta degli asset e delle partecipazioni delle singole banche.
DOMANDA. Nel percorso di cessione delle 4 Nuove Banche ( e delle controllate e delle partecipazioni ) quale attenzione all’economia dei territori e all’occupazione ? Quali condizioni pone a riguardo l’Autorità di risoluzione ai potenziali acquirenti ? I risparmiatori.
Il recente decreto legge del Governo ha introdotto la “ Irrilevanza fiscale dei contributi volontari percepiti da soggetti sottoposti a procedure di crisi” e il nuovo più favorevole “ Regime fiscale della cessione di diritti, attività e passività di un ente sottoposto a risoluzione a un ente ponte “.
Un indubbio sollievo per il sistema che finanzia il c.d. “ Fondo di risoluzione “ e per le c.d. banche ponte, le nuove banche, con un accollo di oneri a carico dell’erario.
Nel contempo, tardano i decreti a favore dei risparmiatori, per il “ ristoro “ dei quali continuiamo a chiedere certezze e misure congrue.
10.500 risparmiatori non istituzionali e non professionali, che detenevano obbligazioni subordinate per 340 milioni di euro, per non parlare dei piccoli azionisti delle 4 vecchie banche.
DOMANDA. In attesa che vengano accertate le responsabilità dell’emissione e del successivo collocamento di titoli considerati dalla stessa Banca d’Italia non idonei per la vendita alla clientela al dettaglio, cosa concretamente Governo, Autorità di vigilanza e Sistema creditizio intendono mettere in campo? Crediti in sofferenza. REV.
Da mesi portiamo avanti – non da soli – la campagna per la tutela del risparmio non speculativo, il rilancio e sviluppo delle 4 Nuove Banche, l’attenzione all’economia reale dei territori.
La nostra iniziativa intende richiamare l’attenzione acchè la cessione sul mercato delle 4 banche e la gestione dei crediti in sofferenza non rispondano ad obiettivi di solo profitto.
Il Presidente unico delle 4 Nuove Banche ha spiegato che:
la direttiva sul bail-in” prevede che gli Npl vengano trasferiti a valore di realizzo immediato, rispetto a quanto verrebbe fatto per una normale sofferenza bancaria, ” come se dovessero essere cedute nel giro delle prossime 24 ore. E” la stessa cosa che potrebbe succedere al valore di un immobile se fossimo obbligati a venderlo nel giro di due ore”.
“apparentemente il mercato ha usato la valutazione scelta per il trasferimento delle sofferenze, e cioè il 25% per gli Npl con collaterale e l’8% per quelli non garantiti, e ha fatto una media, il 18%, usandola come potenziale tasso di valutazione per le sofferenze di tutto il sistema bancario ma è ” un punto non corretto”.
La valutazione dei crediti in sofferenza resta notoriamente uno dei punti più controversi della “ procedura di risoluzione “ delle 4 vecchie banche.
Il mercato degli NPL è un mercato redditizio. Vi sono “ cordate “ interessate alla gestione, all’acquisizione e alla cartolarizzazione; soggetti specializzati , con la naturale propensione ai possibili ingenti guadagni piuttosto che a valutare le ricadute sull’economia reale e le compatibilità sociali.
DOMANDA. Quale gestione dei crediti in sofferenza ? Quali ricadute sull’economia reale ? Non tutti gli NPL sono il frutto di concessioni creditizie spregiudicate/imprudenti e/o clientelari a favore di contraenti che hanno prima incassato il credito e sono poi fuggiti via.
Questioni che da tempo proponiamo alle 4 Nuove Banche e alla REV, all’attenzione delle Istituzioni, alle Autorità di vigilanza, alle Autonomie locali, alle Associazioni economiche.
In breve, quali prospettive per l’economia e l’occupazione dei territori coinvolti ?
Quali tutele per i lavoratori esposti alle conseguenze dell’emissione e del collocamento di titoli a posteriori giudicati non idonei dagli stessi controllori ?
Jesi, Arezzo, Chieti, Ferrara, 23 febbraio 2016
Le Segreterie degli Organismi sindacali FISAC/CGIL delle Aziende dei Gruppi bancari
Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria , Nuova CariChieti, Nuova CariFe
Nuove Banche in vendita – 23 febbraio 2016