Gruppo ICBPI:comunicato dopo incontro Banca Italia

Dall’acquisizione del Gruppo ICBPI, da parte della cordata di fondi di Private Equity Avent-Bain-Clessidra e dall’analisi del documento ufficiale (prospetto informativo dell’emissione di bonds) su cui poggia l’operazione, emergono particolari che non possono non destare forte attenzione, a cominciare dall’ammontare dell’indebitamento e del suo costo in termini di interessi (equity contribution per 0,933 mld di euro e debito di 1,1 mld di euro tramite due obbligazioni, una a tasso fisso dell’ 8,25% per 0,9 mld e l’altra a tasso variabile “EURIBOR sei mesi” maggiorato dell’ 8% per 0,2 mld).
Le OO.SS. del Gruppo ICBPI, supportate dalle strutture territoriali e nazionali, hanno a questo proposito espresso le loro preoccupazioni in più sedi, compresa quella istituzionale della Banca d’Italia, per il peso di un debito, sottostante all’operazione, che comporta oneri finanziari che rischiano di assorbire tutto il risultato economico che il Gruppo produrrà, anteponendo le esigenze del debito all’investimento di processo e di prodotto, fondamentale oggi per mantenersi leader di un mercato come quello della monetica, e sul capitale umano, con il rischio di perdere conseguentemente quote di mercato, attesa la mancanza di una fonte possibile ed importante di finanziamento interno.
Le indicazioni ricevute circa la vocazione “industriale” dell’investimento dei Fondi, la volontà di proteggere il capitale proprio del Gruppo, negandone la destinazione a ristoro del debito, il mantenimento di tutte le filiere di business ed il collocamento in borsa, indurrebbero ad affrontare la problematica con animo sereno e di ascolto, anche nella prospettiva di una relativa tenuta occupazionale; resta il fatto però delle voci che si rincorrono circa nuove acquisizioni industriali, che in assenza di informazioni in merito al “piano industriale” non fanno che alimentare preoccupazione.
E’ necessario quindi che le Organizzazioni Sindacali del Gruppo ICBPI in nome e per conto di tutti i Dipendenti, ad acquisizione avvenuta, vengano convocate al più presto per conoscere dalla nuova Proprietà le linee del Piano Industriale che governa l’operazione.
Va rivendicato nell’interesse di Lavoratrici e Lavoratori del Gruppo che dall’intera manovra derivino investimenti per maggiore occupazione, crescita e sviluppo e che il patrimonio libero sia destinato a questi scopi, piuttosto che ad un veloce rientro dell’investimento o al parziale pagamento del debito contratto per finanziare l’operazione.
Informiamo, inoltre, i Colleghi tutti, di aver inviato alla Capogruppo la richiesta di una riunione sulle tematiche degli incontri periodici (annuali e semestrali) quali: appalti (in essere ed eventuali reinternalizzazioni), orari di lavoro, formazione e valutazione del Personale, ai sensi degli artt. 12, 13, 19, 23, 72 e 76 del vigente CCNL.
E’ importante infatti che in un momento di passaggio così delicato ci sia una comune condivisione di una serie di informazioni utili per futuri, necessari confronti.
Tutto ciò premesso, nel ribadire che non bisognerà abbassare la guardia, ma continuare a mantenere la massima attenzione sul destino dei Posti di Lavoro di tutti Noi, le scriventi OO.SS. confermano l’impegno nel costante e tempestivo aggiornamento, a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori, sull’evolversi della situazione.

30 novembre 2015

Le Organizzazioni sindacali del Gruppo ICBPI
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UNISIN

Comunicato

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