Deutsche Bank: Opex Part-Time e Formazione Finanziata

Nella giornata del 20 gennaio si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda per trattare aspetti legati all’ormai realizzato “Progetto Opex” ed al nuovo regime di
apertura al pubblico previsto a partire dal 1 febbraio in 96 sportelli della Rete PBB.
Rimangono infatti attualmente in sospeso alcune concessioni di part time previste dall’accordo Opex sottoscritto il 30 aprile 2014, che la banca si è impegnata ad accogliere senza essere però in grado di fissare una data precisa al riguardo. Al vaglio delle parti anche la possibilità di chiedere finanziamenti, attraverso il Fondo di Solidarietà di categoria per interventi formativi , taluni previsti per il primo semestre 2016, conseguenti al Progetto Opex; a questo riguardo, sono state rilevate divergenze tra le parti ed è stato pertanto fissato un ulteriore incontro ai primi di febbraio per verificare l’eventualità di poter addivenire ad una condivisione su tali iniziative di formazione.
In riferimento alla spinosa questione dei nuovi orari di sportello, che troveranno applicazione da parte di DB a partire dal prossimo febbraio, il confronto è stato alquanto problematico poiché sono emerse numerose differenze di vedute.
A pochi giorni dall’avvio del nuovo regime di apertura permangono infatti seri dubbi da parte sindacale circa la legittimità e l‘opportunità della decisione aziendale di procedere
unilateralmente alla modifica strutturale dell’offerta di servizi di sportello alla clientela e, di conseguenza, del modello operativo aziendale.
DB ha comunicato che sono in via di emanazione disposizioni specifiche per gli sportelli interessati, ma, allo stato attuale, non possiamo che registrare come manchi ancora qualsiasi riferimento operativo, su una materia così delicata ed urgente.
La quasi totale coincidenza dell’orario di lavoro con quello di apertura al pubblico comporta profili di dubbia conformità alle previsioni del Contratto Nazionale.
Riportiamo due esempi (non esaustivi) : l’estensione del tempo di adibizione individuale allo sportello non coincide con l’orario di cassa ma implica comunque un persistente rischio
maneggio valori, esteso comunque al pomeriggio; il ridottissimo tempo a disposizione per le chiusure contabili non garantisce il rispetto dell’orario di lavoro e pregiudica una
diligente operatività. Necessaria chiarezza dovrà essere fatta dalla banca per quanto riguarda il trattamento degli assegni contabilizzati dai macchinari in caso di cassa
chiusa od assente, le procedure riguardanti l’operatività dei clienti con l’assistenza dei Colleghi, la custodia dei valori in bianco a caveau chiuso ma a sportello aperto, il
problema di orari di lavoro differenziati in caso di sostituzione di personale che operi su agenzie diverse nel corso della stessa giornata e così via.
Secondo le dichiarazioni aziendali le operazioni di carico/scarico del contante dai macchinari rimarranno, in capo al Personale anche nelle agenzie “cash less”, e dovranno essere
eseguite a sportello chiuso o eventualmente con controllo manuale della bussola d’entrata, in tempo utile per evitare il ricorso allo straordinario (quindi non a fine giornata visto che
rimarrebbero solo 15 minuti di tempo tra chiusura e fine orario di lavoro).
Nulla dovrebbe mutare invece, nell’immediato, per quanto si riferisce alle erogazioni delle indennità di cassa, ma anche su questo tema sarà necessario concentrare una doverosa
attenzione.
Nonostante l’azienda abbia dichiarato che le sue scelte non avranno alcuna ricaduta sul personale, per le Organizzazioni sindacali esse implicano, nei fatti, una significativa rimodulazione organizzativa aziendale che non può essere priva di conseguenze.
Infine, anche i provvedimenti adottati dalla banca concernenti la chiusura di 9 recapiti di Tesoreria, impongono un adeguato presidio sindacale per scongiurare un sostanziale e diffuso disimpegno aziendale dalle attività di servizio diretto alla clientela nonché qualsiasi ricaduta negativa sul personale.

Milano, 22 gennaio 2016

Segreterie Nazionali di Coordinamento
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN

Comunicato

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