Esprimiamo ai colleghi della filiale della Nuova Banca Etruria di Ponte San Giovanni in Perugia la solidarietà delle rappresentanze sindacali FISAC/CGIL del Personale delle 4 Banche e delle altre società controllate.
L’azione criminale e vigliacca di collocare un ordigno all’ingresso della filiale è estranea alle migliaia di risparmiatori che hanno perso i loro risparmi investiti in azioni e obbligazioni subordinate delle 4 vecchie banche poste in liquidazione.
E’ evidente il rischio di strumentalizzazioni della collera e del disagio di chi ha perso i propri risparmi e porta avanti una protesta forte, dura e responsabile e non merita anche l’oltraggio di chi intende speculare sui loro problemi.
Sono state settimane difficili. Accuse, offese e minacce verso i lavoratori non sono mancate.
Le manifestazioni di disagio e di protesta hanno coinvolto e chiamato in causa i lavoratori delle 4 banche, i quali hanno dovuto fare fronte in prima persona al disagio e alla protesta dei risparmiatori.
Tanto più, ora, è necessario che il Governo provveda con urgenza ad offrire tempestivamente adeguate risposte ai piccoli azionisti e obbligazionisti subordinati, opportunamente riconsiderando e implementando le decisioni già assunte.
Prevedere forme di effettivo “ ristoro “ a favore dei piccoli azionisti e degli obbligazionisti subordinati non istituzionali e non professionali, finanziate, ad esempio, dalle plusvalenze della riscossione dei crediti in sofferenza, costituirebbe un atto di giustizia.
L’Articolo 47 della Costituzione recita:
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.“.
Lo rammentiamo anche all’Associazione bancaria italiana e al sistema creditizio e finanziario del nostro Paese, anche a riguardo di recenti prese di posizione ( “Precisazioni sul ruolo e sulle funzioni dell’ABI del 4 gennaio c.te “ , ecc. ).
Le relazioni di fiducia con la clientela , i depositanti, i risparmiatori continuano, a nostro giudizio, ad essere “fondamenta” del fare banca. Impresa bancaria e tutela del risparmio sono responsabilità congiunte e inscindibili.
Alle Autorità di Vigilanza chiediamo di vigilare e di esercitare in maniera sempre più cogente ed efficace le proprie responsabilità a tutela del risparmio, della trasparenza e della buona gestione dell’ “ impresa bancaria “ nel nostro Paese, presupposto per la stabilità della banca.
Martedì 12 gennaio p.v. le Organizzazioni sindacali incontreranno il Presidente unico delle 4 Nuove Banche, il dott. Nicastro.
Fra le questioni su cui attendiamo risposte, segnaliamo: il ripristino di correnti relazioni sindacali nelle aziende; progetti e iniziative di rilancio e consolidamento delle 4 Banche e delle società controllate; condizioni e obiettivi di ricollocazione nel mercato che tengano conto prioritariamente dell’economia dei territori ( piccole e medie imprese e famiglie ); la gestione del recupero dei crediti in sofferenza che tenga conto del contributo professionale e di conoscenza degli addetti; indicazioni operative e orientamenti univoci nei riguardi della clientela e dei risparmiatori; garanzie per gli addetti, in primis per gli addetti agli sportelli sul versante della sicurezza e per quanto concerne la piena tutela della responsabilità professionale.
Con accordi stipulati tempo per tempo in ciascuna delle 4 Banche è già stato richiesto ai lavoratori di farsi carico e concorrere ( dall’occupazione agli integrativi aziendali; dalle condizioni di lavoro alle prospettive professionali ecc. ) alla riduzione dei costi e al risanamento dei guasti provocati dalle gestioni su cui la Magistratura sta indagando.
Anche per questo, nel rinnovare la solidarietà ai Colleghi oggetto di offese, minacce e accuse immotivate, rinnoviamo la richiesta al Governo, alle Autorità di Vigilanza, ai Vertici delle 4 Nuove Banche che , ciascuno per quanto di propria competenza, si adoperi perchè si faccia presto chiarezza sulle effettive responsabilità; si presidi con sempre maggiore trasparenza e rigore il risparmio e la “buona banca”; si passi, finalmente, dal richiedere ai lavoratori continui sacrifici ( su obiettivi e piani non sottoposti a verifica ) al coinvolgimento e alla valorizzazione delle risorse umane in azienda.
La CGIL e la FISAC martedì 12 gennaio p.v. alle ore 15.00 in Corso d’Italia effettueranno una verifica della situazione in occasione dell’incontro che ci vedrà impegnati in CGIL con la partecipazione della Segreteria Nazionale della Confederazione Susanna Camusso e Fabrizio Solari, del Segretario Generale della FISAC Agostino Megale, dei segretari generali CGIL e FISAC delle regioni Emilia Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo.
Arezzo, Jesi, Ferrara, Chieti, 7 gennaio 2016
Le Segreterie degli Organismi sindacali aziendali e di gruppo
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