Rsa AT Nord Ovest Lombardia: Un altro anno vissuto pericolosamente

danger photo
Photo by Tomás Fano

Pericolosamente per il sistema paese e per gli istituti di credito.

Come avere fiducia in  un sistema nel quale a pagare sono solo i piccoli risparmiatori ed i dipendenti delle banche? Amministratori e Managers, Consiglieri di Amministrazione, Membri dei Collegi Sindacali, Revisori, Banca d’Italia e Consob: una lunga catena di soggetti con remunerazioni stellari che ha il compito di amministrare e vigilare sul nostro sistema creditizio e che gode di una sostanziale esenzione da responsabilità. Cattive pratiche, conflitti di interesse, malversazioni, indebiti arricchimenti, omissioni, distrazioni: il governo lavora  alla riforma della vigilanza ma il sistema non può esimersi dall’accertare ed eventualmente sanzionare sin da subito  le responsabilità di coloro che hanno speculato sulla buona fede dei piccoli risparmiatori e che, alimentando conclamati conflitti di interesse,  hanno dato origine a larga parte di quei crediti deteriorati che compromettono la sostenibilità e sopravvivenza del sistema.  In un paese largamente dipendente dal credito la crisi di affidabilità  e di reputazione delle banche può compromettere i già stentati sintomi di ripresa. Inoltre non sfugge a nessuno la doppia lettura dell’unione europea che ha consentito il salvataggio delle banche tedesche , spagnole , portoghesi con fondi statali e che invece impone al nostro paese il trasferimento del rischio in capo a molti piccoli ed ignari risparmiatori.

 Pericolosamente per la nostra Banca.

Non abbiamo ancora superato le difficoltà di una crisi pagata senza colpe principalmente da dipendenti e clienti e mal si cela il tentativo di una parte della direzione di ascriversi l’esclusivo merito dei miglioramenti conseguiti. In queste ultime settimane la  direzione della nostra Area ha promosso ed attuato un significativo turn over di colleghi, anche in ruoli di grande responsabilità. I primi segnali non sono certo incoraggianti in un territorio che si è contraddistinto per pressioni smodate e forzature, comportamenti che per altro non hanno pagato.  Chiediamo una sensibile correzione di rotta in coerenza con gli impegni presi dall’azienda e ribaditi nell’ultima riunione dell’organismo sulle politiche commerciali : meno report e monitoraggi,  meno lync, più gente che lavori e meno che chieda, più indicazioni e suggerimenti operativi ma, soprattutto, più attenzione e rispetto per le persone. Invitiamo come sempre i colleghi ad operare nel rispetto scrupoloso di normative e regolamenti anche al fine di non disperdere la residua credibilità del sistema e della nostra banca.

 

Auguriamo a tutti voi ed alle vostre famiglie buone feste ed un sereno anno nuovo.

 

Milano, 24 dicembre 2015                                                          Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca/Uil

Photo by Tomás Fano

Was this article helpful?
YesNo

    Questo articolo ti è stato utile No

    Pulsante per tornare all'inizio
    error: Content is protected !!