Banca Etruria: un punto di riferimento mettendoci la faccia.

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Il Decreto Salva Banche prevede l’intervento del fondo di risoluzione attraverso il quale vengono create quattro New Bank ricapitalizzate pro quota con 1,8 miliardi di euro. Tale somma dovrà essere restituita entro 18 mesi, tramite la vendita delle New Bank per mezzo di asta pubblica europea.

LA FISAC CGIL PER QUANTO RIGUARDA LA GESTIONE E LA VENDITA DELLE QUATTRO NEW BANK PROPONE:

  • i vertici delle quattro New Bank devono attivarsi con azioni di responsabilità nei confronti dei vecchi Amministratori e Management al fine di recuperare patrimonio da destinare ai soggetti lesi;
  • le New Bank devono essere vendute a soggetti terzi con l’obbligo di fare banca;
  • non dovranno essere prese in considerazione soggetti terzi tipo fondi che hanno una durata a scadenza;
  • come previsto dal decreto la vendita dovrà avvenire al miglior prezzo di mercato e inderogabilmente con interesse dell’eventuale acquirente ad investire sul territorio di appartenenza delle New Bank;
  • la eventuale cessione di asset aziendali con organico delle New Bank è concesso solamente a soggetti terzi che intendono operare o operano nel mercato come intermediari finanziari ed al miglior prezzo di mercato;
  • eventuale cessione di asset aziendali senza organico delle New Bank è concesso a tutti i soggetti interessati al miglior prezzo di mercato.

ALLE OPERAZIONI DI CUI SOPRA SI APPLICA L’ARTICOLO 2112 DEL CODICE CIVILE E QUANTO PREVISTO DAL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE.
Il decreto ha creato anche una Bad Bank, costituita dalle sofferenze per un totale di 8,5 miliardi di euro delle quattro banche liquidate, svalutati sotto indicazione della Banca d’Italia dell’82,35%, portando il valore della Bad Bank ad un importo compreso il suo capitale di 1,8 miliardi di euro; la titolarità di questo valore è detenuta dalle New Bank sotto forma di crediti verso la Bad Bank; il decreto prevede che la Bad Bank venga liquidata tramite la cessione o al realizzo dei crediti deteriorati (sofferenze). La liquidazione della Bad Bank come previsto dal decreto deve essere fatta senza limite di tempo “PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO”.

LA FISAC CGIL PER QUANTO RIGUARDA LA BAD BANK PROPONE:

  1. la gestione dei crediti deteriorati deve essere assegnata ai dipendenti delle quattro new bank con contratto di “SERVICE” fino ad ottenere il massimo realizzo (le medie di mercato di realizzo dei crediti deteriorati è del 30/35% in linea anche con le percentuali di recupero che hanno indicato i Commissari di Banca Etruria per le sofferenze);
  2. prevedere detrazioni fiscali sul costo del personale delle 4 New Bank che gestirà i crediti deteriorati della Bad Bank.
  3. prevedere un piano di formazione sempre più specializzato nel settore di recupero;
  4. che il numero degli addetti occupati in tale attività di gestione sia in linea con le medie di mercato ( 250/350 pratiche per singolo addetto );
  5. eventuali cessioni di crediti deteriorati potranno avvenire con le seguenti modalità:
    • con preventiva definizione di lotti omogenei per importo e per tipologia di credito deteriorato
    • per un controvalore di realizzo superiore al 17,65% poiché le medie di mercato e le indicazione degli ispettori di Banca D’Italia indicano percentuali di recupero del 30/35%(non intendiamo accettare possibili speculazioni).
  6. La differenza tra il 17,65% (i famosi 1,8 miliardi euro garantiti) ed il maggior realizzo dovrà essere destinato dalla Bad Bank al Fondo di Solidarietà istituito con la Legge di Stabilità del 2016, implementando l’attuale disponibilità prevista in 100 milioni di euro che saranno destinati in primis agli obbligazionisti subordinati ed in secundis ai piccoli azionisti poiché, come si evince dagli atti di Legge e dall’Autorità di Risoluzione, questi hanno contribuito al salvataggio delle quattro Banche con il loro sacrificio patrimoniale.

BENEFICI DELLA PROPOSTA PER EFFETTO DELLA GESTIONE DELLE SOFFERENZE E DEL MASSIMO REALIZZO DELLE STESSE:

  1. mantenimento dei posti di lavoro nel territorio di appartenenza nel presente e nel prossimo futuro (ottimizzazione dell’occupazione);
  2. restituzione dei risparmi a coloro che ne hanno diritto (obbligazionisti ed azionisti) per un importo rilevante (ipotizzando il recupero integrale);
  3. rafforzando il rapporto di fiducia tra clienti e dipendenti delle quattro New Bank colpite dal Decreto;
  4. una ricaduta positiva sul territorio colpito dal Decreto;
  5. fornendo crescita professionale del personale delle quattro New Bank ottenendo personale specializzato tale da diventare una forza lavoro preziosa ed indispensabile sia nel presente che nel futuro per gli eventuali acquirente delle New Bank;
  6. identificazione della Bad Bank come nuovo strumento di riferimento e di investimento professionale del sistema bancario italiano e primo valido elemento di forza per mitigare gli esuberi dell’intero sistema.

LA FISAC CGIL VUOLE CAMBIARE MODO DI FARE BANCA, QUESTA E’ LA PRIMA DELLE NOSTRE PROPOSTE.
Arezzo 22 dicembre 2015

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