Banca Etruria: I lavoratori, i colpevoli non siamo Noi

Questa notte davanti a numerose filiali di Banca Etruria da Milano a Roma passando per Pesaro, Cortona, Pescara, Perugia, Siena e forse altre che ancora non sappiamo, sono comparsi
degli striscioni con la scritta “la tua amica banca ti ha tradito” con tanto di corda dalla quale penzolavano delle cravatte annodate a cappio!!!
Si tratta dell’ennesimo attacco che si va ad aggiungere alle minacce di morte ricevute da diversi lavoratori sia via social che di persona, e che i dipendenti ed i loro familiari sono costretti a subire quotidianamente non solo in filiale ma anche nei supermercati, nei bar ed in
molti luoghi pubblici.
Non ne possiamo più!!!
I COLPEVOLI NON SIAMO NOI!!!
LO ABBIAMO GIA DETTO IN TEMPI NON SOSPETTI:
SIAMO BANCARI E NON SIAMO BANCHIERI!
Non è colpa nostra se chi ha amministrato ha portato la banca alla tragica situazione odierna!
Non è colpa nostra se chi doveva vigilare non si è accorto di niente o non ha voluto prendersi la responsabilità che il suo ruolo gli imponeva! Non è colpa nostra se la politica (tutta la
politica destra, sinistra, centro, governo ed opposizione), non ha saputo su questa storia fare altro che incolparsi a vicenda, sbraitare nei vari talk show e agitare bandiere davanti alle nostre sedi per conquistare un pugno di voti e facile ribalta mediatica.
Cosa sta aspettando la politica ad intervenire seriamente in questa situazione e non come ha fatto fino ad ora scaricando il problema sui piccoli risparmiatori e di conseguenza sui
dipendenti?
Le soluzioni vere, intelligenti e non a carico dei contribuenti c’erano e continuano ad esserci, le abbiamo da più parti indicate, basterebbe avere la volontà di adottarle.
C’E’ LA VOLONTA’ DI TROVARE UNA SOLUZIONE CHE PROTEGGA IL RISPARMIO ED IL LAVORO, COSI COME PREVISTO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE, O SI VOGLIONO PROTEGGERE SOLO GLI INTERESSI DI FINANZA E DI SPECULATORI?
Pretendiamo che la Nuova Banca prenda una posizione netta ed inequivocabile di difesa dei lavoratori invece di chiedere scusa per l’operato degli stessi!
Quelli a cui dovrebbe essere chiesto scusa, dagli ex amministratori, dalla vigilanza e dalla politica, dovrebbero essere proprio i lavoratori che sono gli unici che in questo momento ci
stanno mettendo la faccia!
Tra le macerie di una banca distrutta dalla mala amministrazione ci sono anche le vite distrutte degli oltre 1800 dipendenti del gruppo e delle loro famiglie che vedono messa in
discussione la loro moralità e la loro professionalità.
Non è ammissibile che la stampa dia credito a dilazioni o ad anonimi che formulano accuse non provate, ingiuriose e lesive dell’immagine di tutti i dipendenti.

NON PUO’ ESSERE UNA COLPA ESSERE DIPENDETI DI UNA BANCA!

Arezzo, 15 dicembre 2015 LE SEGRETERIE

Comunicato

Was this article helpful?
YesNo

    Questo articolo ti è stato utile No

    Pulsante per tornare all'inizio
    error: Content is protected !!