Veneto: Veneto Banca, Comunicato Stampa della CGIL di Treviso

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La CGIL per il cambio di natura sociale dell’Istituto di Montebelluna. Diventare Spa è l’unica possibilità per avviare un nuovo percorso di rilancio e non sommare ulteriori danni in capo a famiglie e territorio VenetoBanca, Vendrame: “Procedere alla trasformazione” Il segretario generale risponde a Enrico Zanetti: “Il sottosegretario se la prenda con chi ha le colpe e lasci stare i lavoratori. Non è il momento di perdersi in vaneggiamenti ma quello di ripristinare la fiducia nel sistema bancario elaborando una strategia di sviluppo che restituisca valore ai risparmi dei piccoli azionisti e riconnetta la banca al territorio” “La complicata situazione di Veneto Banca non lascia vie d’uscita se non quella, anche a tutela dei piccoli azionisti, di approvare la trasformazione dell’Istituto in Spa. Non si faccia lo sbaglio di cancellare una storia importante e compiere altri errori strategici che porterebbero, con un devastante effetto domino, a un’ulteriore perdita per le famiglie e per il nostro territorio”. Ad affermarlo è Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, che a una settimana dall’assemblea straordinaria dei soci di Veneto Banca fissata per il 19 dicembre, invita a non ostacolare il cambio di natura sociale dell’Istituto di credito e risponde alle accuse rivolte ai dipendenti dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanza Enrico Zanetti. “Zanetti vaneggia quando parla di responsabilità per tutti, in particolare il paragone con il processo di Norimberga mi sembra proprio fuori luogo – tuona il segretario generale della CGIL di Treviso – la devastante amministrazione non può essere ora ricondotta al personale della banca. Tale posizione è inaccettabile e fuorviante. Anche i dipendenti di Veneto Banca sono vittime: si sono attenuti, e altro non potevano fare, alle direttive fornite e alla politica di espansione a cui veniva chiesto loro di aderire e che dovevano promuovere in qualità di lavoratori subordinanti. Non si possono sempre scaricare le colpe sui lavoratori – rincara Giacomo Vendrame – deve pagare chi le responsabilità le aveva ed è stato remunerato con fior fior di quattrini per il ruolo che ricopriva, anche se male. Terremo ben presente questo pensiero del sottosegretario quando i nodi di certe politiche economiche e occupazionali verranno al pettine”. “È indispensabile in questo momento dare continuità al credito e all’occupazione ristabilendo un’etica nell’operare con quel denaro che nasce dal risparmio, dalla produzione e dal lavoro dei trevigiani – ritorna nel merito della questione Vendrame – riportando con serietà e diligenza il quadro in un’ottica di rilancio e di prospettiva. Questo anche e soprattutto al fine di assicurare a coloro che dalla cattiva gestione passata hanno subito gravi perdite. Sarà un percorso lungo e complesso – continua Vendrame – ma bisogna voltare pagina rispetto al pessimo operato del vecchio gruppo dirigente. Per quanto sofferta, quella della trasformazione è una scelta obbligata per salvaguardare quello che resta in mano alle famiglie, alle imprese e a un territorio che si è fidato, forse troppo, di chi diceva di farne gli interessi. Per chi ha subito e sta vivendo difficoltà, per i piccoli azionisti e risparmiatori, come Sindacato siamo in campo con Federconsumatori, a tutela dei loro interessi specifici”. “In gioco non ci sono solo il destino di Veneto Banca e dei risparmi investiti dai soci, ma quello dell’intero tessuto economico della Marca, che con il settore bancario è strettamente legato – aggiunge Vendrame -. Il piano di ricapitalizzazione nasce solo se questa connessione verrà ristabilita ripristinando e rinsaldando la fiducia nel sistema bancario. È indispensabile, in particolare in questo momento di congiuntura economica, che si ritorni ad amministrare bene e per il bene, e ciò sarà responsabilità del gruppo dirigente che guiderà tale delicata fase. Fase che mi auguro possa essere di crescita – conclude Vendrame – valutando anche eventuali progetti di fusione con altre banche del nord est”.

Treviso, 11 dicembre 2015

Ufficio Stampa

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