COMUNICATO STAMPA
Subito: Riforma delle BCC – SALVATAGGIO delle BCC commissariate senza costi per nessun stakeholders – RINNOVO DEL CCNL
Leggiamo della partecipazione obbligata al Fondo Unico di risoluzione delle BCC, costato 240 milioni circa, e della impossibilità per le stesse aziende di accedervi in caso di bisogno.
Molte BCC che hanno fatto, oculate, politiche di bilancio destinando parte degli utili alle rettifiche delle partite anomale, vedranno i loro bilanci gravati dalla partecipazione al salvataggio delle popolari oggetti del decreto del Governo del 22/11 u.s.
Nello stesso tempo potrebbe essere impedito allo stesso sistema di credito cooperativo la risoluzione delle crisi di alcune sue aziende con la solidarietà di sistema.
Tutto ciò appare una contraddizione.
Da tempo le BCC si sono dotate di un sistema di intervento endogeno, volontario e solidaristico ( modello IPS ), oltre a quello previsto per legge, finora dimostratosi efficace e efficiente e a totale carico delle stesse BCC.
Anche sul fronte dell’occupazione sono stati fatti numerosi accordi nei salvataggi delle BCC in difficoltà, dove i lavoratori hanno contribuito con il loro sacrificio anche alla salvaguardia delle aziende e dei loro depositanti.
Occorre, pertanto, fare presto il decreto di riforma che confermi la salvaguardia e il consolidamento dell’unità del sistema cooperativo e intervenire presso le autorità competenti europee per fare vivere il principio di proporzionalità e abbandonare il concetto della ” taglia unica” , necessario a riconoscere la biodiversità delle banche di credito cooperativo.
Infine, ma non per ultimo, importante ruolo per l’autonomia e l’unità di sistema è il Ccnl.
Il 15 dicembre p.v é prevista la ripresa del confronto fra le OO.SS. e Federcasse per il rinnovo del CCNL.
Al presidente Azzi , appena rinnovato nella carica di Presidente di Federcasse per il prossimo trenino, chiediamo l’impegno in prima persona per procedere in tempi brevissimi al rinnovo della contrattazione collettiva oramai scaduta da tempo, che tenga in debita considerazione le legittime aspettative dei 37.000 lavoratori del settore del Credito Cooperativo
Michele Cervone – Segretario responsabile nazionale Fisac/Cgil Credito Cooperativo