Caro Collega,
Un uomo che esercita una qualsiasi forma di violenza sulle donne sta commettendo qualcosa di terribile. E’ vero: oggi questi comportamenti sono sanzionati penalmente, e chiunque si macchi di una colpa così abietta sarà chiamato a risponderne. Ma non bastano le leggi per fermare tale fenomeno perché la violenza sulle donne ha radici antiche e profonde nella nostra cultura. Si annida nel nostro linguaggio, nell’organizzazione della società, nelle rappresentazioni dei ruoli sessuali. Si annida dentro di noi. Tutti gli uomini devono assumersi la responsabilità di contribuire a porre fine a questo problema. Contro la violenza sulle donne chiediamo il tuo impegno, per cambiare il futuro. Ti chiediamo di non rimanere in silenzio di fronte alla violenza. Ti chiediamo di riflettere sulle forme di violenza invisibile, sulla sua dimensione quotidiana. Ti chiediamo di fare un salto di qualità. Perché tu, caro Collega, puoi fare la differenza.
E’ necessario prendere coscienza che il problema della violenza di genere è un problema culturale e sociale, non un problema di ordine pubblico. Infatti, il luogo primario di violenza sulle donne è l’ambiente domestico, e si basa sull’ineguale distribuzione di potere tra uomo e donna; basti pensare che sino a non molto tempo fa con il termine passione veniva socialmente accettato il fenomeno del femminicidio perpetrato dalla figura maschile.
Allo stesso modo è necessario individuare la violenza in ogni sua forma: verbale, psicologica, oltre che fisica. E quella psicologica, che è quella più subdola, si manifesta anche nei luoghi di lavoro, assumendo forme differenti. E’ con le esperienze virtuose, le cosiddette buone pratiche, che nelle aziende si può aumentare il benessere nei luoghi di lavoro, e al contempo contrastare il disagio di coloro che in un’ organizzazione spendono il proprio tempo, le proprie energie e i propri vissuti cognitivi ed emotivi .
Oggi, 25 novembre 2015, vogliamo celebrare le donne di ogni paese, religione ed etnia che combattono quotidianamente la loro battaglia contro ogni forma di violenza e contro il terrorismo.
Ricordiamo in particolare Valeria Solesin, una giovane donna impegnata e consapevole che aveva scelto di mettere la sua intelligenza e le sue competenze al servizio delle altre donne, e che è stata barbaramente trucidata venerdì 13 novembre a Parigi.
La componente sindacale della CPO di GRUPPO