Il direttivo di Coordinamento Fisac CGIL del MPS, riunitosi a Roma il 17/11/2015, condanna gli atti terroristici di venerdì 13 novembre 2015 a Parigi, così come quelli avvenuti in Kenya, a Beirut, ad Ankara, nei cieli egiziani, in Siria ed esprime preoccupazione per la risposta armata della Francia che in queste ore sta bombardando la città di Raqqa in Siria.
La guerra non è la soluzione, è parte del problema.
Molte delle guerre degli ultimi decenni sono frutto della politica estera occidentale che, nel tentativo di definire il controllo egemonico delle risorse naturali dell’area, oltre a fare migliaia e migliaia di vittime civili, ha creato, addestrato ed armato gli eserciti fondamentalisti, da Al Qaeda all’Isis, favorendo al contempo l’arricchimento dell’industria delle armi.
I vari Governi Italiani succedutisi nel corso del tempo non sono esenti da responsabilità, avendo definito livelli di partecipazione diretta ed indiretta ai conflitti, non avendo promosso processi di riconversione dell’industria bellica, avendo sostenuto e tutelato il commercio di armi prodotte in Italia.
Il governo Renzi si distingue, fra l’altro, per la modifica della legge 185/90 sul controllo delle esportazioni di armamenti che ha ridotto gravemente la trasparenza sulle operazioni svolte dalle banche.
L’Italia è inoltre tra i maggiori produttori ed esportatori di armi nel mondo. Nel 2014 l’export è cresciuto del 23%. Circa il 55% del totale esportazioni finisce nei paesi UE e Nato. Il 28% va in nord Africa e Medio Oriente: i principali partner commerciali di quest’area geografica sono gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita, proprio i Paesi che, insieme alla Turchia di Erdogan, sono maggiormente ambigui nella lotta all’ISIS.
Le banche italiane sono i maggiori partner commerciali del comparto bellico ed hanno un ruolo importantissimo in questo mercato di morte: sono 44 quelle autorizzate a gestire le transazioni fra i Governi.
Il direttivo di Coordinamento Fisac CGIL del MPS ritiene che l’ISIS, come Al Qaeda e ogni fondamentalismo di ogni regione del mondo, siano incompatibili con i valori di democrazia, libertà e diritto all’autodeterminazione dei popoli ma che il razzismo, l’odio e la guerra non possono né devono essere la risposta alla paura.
Occorre aprire una riflessione profonda sulle cause reali dei recenti attentati, facendo leva sulla volontà e sulla capacità di inquadrare queste tragedie all’interno di un processo molto più ampio e complesso dell’indegno e devastante atto in sé.
Il direttivo di Coordinamento Fisac CGIL del MPS, nell’ambito delle azioni tese a sconfiggere il terrorismo, ritiene indispensabile che cessino tutte le forme di finanziamento e sostegno alla vendita di armi attraverso:
– una iniziativa della Fisac CGIL nazionale che coinvolga l’ABI, le altre OOSS e tutta la Categoria in una fattiva azione tesa a far uscire le aziende belliche dal sistema di finanziamenti;
– la pressione sul Governo finalizzata al ripristino delle previsioni della legge 185/90 in tema di trasparenza ed autorizzazioni MEF.
L’atroce dolore per le vittime di Parigi è lo stesso causato da quelle di Beyrut, dell’aereo russo abbattuto, di Ankara, di Kobane.
In loro nome c’è il dovere di reagire e resistere, non di scatenare guerre insensate.
Roma, 17 novembre 2015
APPROVATO ALL’UNANIMITÀ