Gruppo Bnl: Una perenne ristrutturazione

Il giorno 5 novembre u.s. l’azienda ha incontrato le Rappresentanze Sindacali in merito all’apertura di una procedura di ristrutturazione (la terza nel solo anno 2015, a distanza di solo un anno dalla costituzione di BPI) per gli anni 2016-2018.
La BNL sostiene che si tratta semplicemente di un “aggiustamento”, di un riadattamento ad un mercato in continuo movimento, ma non si è mai visto che una banca metta a punto interventi nelle politiche aziendali in assenza dell’Amministratore Delegato. Da luglio scorso, infatti, il ruolo è vacante e bisognerà attendere la fine di novembre prima dell’insediamento del nuovo.
Il dott. Gallia, nella lettera di commiato a tutti i dipendenti, aveva annunciato, con sorpresa di chi lo leggeva, l’esistenza di un piano industriale che arriva fino al 2020.
Alle richieste di chiarimento avanzate dalle scriventi Organizzazioni sindacali, nessuno in Italia aveva dato spiegazioni. Si è dovuto attendere l’ultima riunione del Comitato Aziendale Europeo (C.A.E.) per sapere che il 2020 è il termine entro il quale si dovrà completare la informatizzazione avanzata del Gruppo.
“La banca per un mondo che cambia” modifica costantemente se stessa, quasi di mese in mese.
Varia continuamente il piano industriale che, si sostiene, sia indispensabile per mantenere la leadership sul mercato, anche in assenza di Amministratore Delegato (cosa mai accaduta prima!), con notizie che trapelano in ogni testata giornalistica e un incertezza che porta agitazione nel Top Management che ha preparato questa proposta di ristrutturazione.

Comunicato

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