In data 23 ottobre abbiamo avuto un incontro con l’Azienda in merito alla riorganizzazione della filiera del credito problematico alla presenza del Dir. Fagioli, responsabile della nuova Direzione.
Il Cda della Banca ha deliberato infatti una riorganizzazione della Vice Dg Crediti che prevede lo sdoppiamento in due direzioni:
-Direzione erogazione e governo del credito, che si occupa del credito ordinario e dei servizi specialistici sempre sotto la responsabilità del Vice Dg Barbarulo e per la quale non cambia nulla rispetto all’attuale assetto;
-Direzione crediti ed assett problematici, i cui Staff, Servizi e Aree sono dettagliati nel file allegato.
In sostanza la nuova Direzione credito problematico gestirà gli ambiti delle ristrutturazioni, rischio anomalo (incagli) e recupero crediti (sofferenze).
Si tratta di una manovra che delinea meglio i riporti gerarchici e le attività di un settore ritenuto da tutti strategico per il rilancio di MPS, data la rilevanza e il peso del credito sul bilancio, ma che non prevede alcuna mobilità professionale né territoriale, nemmeno per quanto riguarda i vari Dipartimenti Territoriali dislocati in tutte le Aree della Banca.
Con l’occasione come OO.SS abbiamo evidenziato alcune criticità che da tempo affliggono il settore, in particolare quello del rischio anomalo:
-problematiche procedurali per mancanza di un sistema gestionale specifico;
-organici carenti in talune zone;
-carichi di lavoro notevoli con diverse centinaia di pratiche per ogni gestore, con potenziali rischi operativi per i Colleghi e conseguenti danni patrimoniali per l’Azienda;
Abbiamo inoltre fatto notare come le scelte fatte dall’Azienda in materia di credito e credito problematico, e l’importanza che hanno a livello strategico e prospettico per il futuro della Banca, siano del tutto incongruenti con gli input quotidiani che arrivano alla Rete, subissata solo ed esclusivamente da attività commerciale di ogni genere e tipo.
Il Dir. Fagioli ha ribadito l’importanza della riorganizzazione, poiché prevede una serie di figure organizzative, definizioni di compiti e responsabilità più chiari, atti ad un miglior presidio del credito problematico (42 mld attivi e 685 risorse coinvolte) e più in generale della gestione di incagli e sofferenze – per ridefinire tempi, modi, attività e organizzazione -, già avviata con i vari progetti (Gemini e Gemini evolution) svolti a partire dal 2014 e fino a luglio 2015.
Il Direttore ha ammesso problematiche procedurali e difficoltà organizzative, anche legate alla parte documentale, soprattutto nel settore rischio anomalo, dove l’uscita massiva in outsourcing, decisa dall’Azienda, delle pratiche fino a 40.000 euro, e non ancora completata, ha impatti importanti su organici e carichi di lavoro.
Il Responsabile ha inoltre comunicato che il lavoro finora svolto, operando per priorità e cercando di sanare tali criticità, è solo l’inizio del percorso di riassetto, e ha concluso ribadendo un impegno forte da parte dell’Azienda su tutto il perimetro del credito problematico.
Siena, 26 ottobre 2015 LE SEGRETERIE
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