da Sole24Ore.com – Ania e i sindacati entrano nel merito dei singoli temi. E questo è il primo indicatore positivo per il contratto degli assicurativi, scaduto il 30 giugno del 2013. Il secondo arriva dalle aperture delle imprese ad affrontare le istanze dei sindacati. Tenendo ferme queste premesse, così come «l’importanza e la centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro», dice il direttore delle relazioni industriali di Ania, Luigi Caso, le parti dopo l’ultimo incontro si sono prese una pausa di riflessione di un mese. Con l’intenzione di «entrare nel merito di tutte le tematiche di primario interesse per le imprese, come ad esempio la flessibilità e fungibilità delle mansioni, la ridefinizione della disciplina del call center, la revisione dell’orario di lavoro, dei permessi sindacali e degli attuali automatismi contrattuali», continua Caso. Queste sono le esigenze delle imprese che però intendono affrontare anche «le istanze di maggior rilievo avanzate dal sindacato». Parole, queste, che sono un segnale di apertura evidente ai sindacati.
I prossimi incontri sono stati fissati per il 5 novembre con all’ordine del giorno l’area contrattuale e i call center e il 16 novembre con all’ordine del giorno inquadramenti, fungibilità e flessibilità. «Le priorità per noi non sono cambiate – spiega Caso -. Per i call center vorremmo rivedere la disciplina perché abbiamo la necessità che i lavoratori possano svolgere l’una o l’altra attività in relazione alle esigenze e alle modifiche organizzative». Quanto agli inquadramenti «serve un ammodernamento con maggiore fungibilità, tenendo conto delle novità introdotte dal jobs act».
Il segretario nazionale della Fisac Cgil, Luca Esposito osserva che «il negoziato si conferma difficile, le distanze sono forti. Non sono accettabili i reiterati tentativi di Ania di caratterizzare il negoziato sulla base delle proprie esigenze cioè fungibilità, flessibilità, orari, automatismi, inquadramenti. Noi siamo disponibili a un confronto a tutto campo, ma partendo dai temi centrali della nostra piattaforma e cioè area contrattuale, occupazione, call center, welfare, economico». Il segretario generale degli autonomi della Fna, Dante Barban considera «non positivo il risultato dell’incontro», ma apprezza «le dichiarazioni dell’Ania che hanno confermato la centralità del contratto nazionale e la volontà di giungere al rinnovo senza pregiudiziali». Per Roberto Garibotti, segretario nazionale First Cisl, il nuovo contratto nazionale dovrà comunque «coniugare sviluppo e occupazione».