Da parte nostra facciamo solo notare che nella lettera originale del nuovo CEO è contenuto un concetto per noi inaccettabile e assolutamente non condivisibili: nella lettera si dice che gli azionisti si aspettano che i costi derivanti dalla grave situazione finanziaria dovranno essere sostenuti in modo equilibrato anche dai dipendenti del Gruppo: si tratta della ventilata riduzione o eliminazione del dividendo 2015 agli azionisti e del taglio del salario variabile oppure quando la stampa ipotizza più di 20.000 posti di lavoro tagliati dice il vero?
Lo vogliamo dire chiaramente, noi dipendenti non siamo in alcun modo corresponsabili delle malefatte e dei danni prodotti dal Top Management (vedi tutte le indagini, le multe degli ultimi anni e le relative conciliazioni finanziarie pagate dalla banca) che si è susseguito nel tempo nel Gruppo e l’equilibrio nel colpire i dipendenti di cui parla il CEO è moralmente inaccettabile ed è grave che nella lettera nulla venga detto sulle responsabilità dei dirigenti come se tutto fosse dovuto al destino e non alle scelte organizzative e di business di chi ha lautamente diretto la banca in tutti questi anni.
SEGRETERIA ORGANO DI COORDINAMENTO
FISAC/ CGIL
GRUPPO DEUTSCHE BANK ITALIA