È questo il mantra che si ripete nelle riunioni/de-moltipliche/moltipliche/addende/sottraende e altre diavolerie che di volta in volta la Banca si inventa per giustificare il quasi settimanale pressing che adopera ai danni dei colleghi, per “SPRONARLI” al raggiungimento dei risultati di budget prefissati.
Non mancano insopportabili pressioni commerciali condite con minacce e toni inurbani dei vari dirigenti responsabili dimentichi di quali sono state le reali cause e in capo a chi le responsabilità di aver depredato e malversato, di aver distrutto il Monte, con oltre 500 anni di storia, e che oggi ha ancora un problema di 45 miliardi di credito deteriorato da risolvere e alla attenzione della BCE (cfr i principali quotidiani).
L’ultimo piano industriale ha richiesto a tutti uno sforzo in termini di giornate di solidarietà, di straordinario da ridurre (nel senso che va fatto ma non segnalato), di azzeramento delle indennità di trasferta, in termini di risorse risicate a presidio dei servizi, in termini di risparmi generalizzati a scapito della pulizia e decoro delle filiali. E la nostra dirigenza che fa? Incurante di tutto ciò distribuisce premi su utili non conseguiti, nel segreto delle stanze, di poca entità e a pochi colleghi, senza alcuna trasparenza né regole né confronto sindacale preventivo. Scatenando divisioni, creando un clima di lavoro invivibile, alimentando divisioni. Ma non si deve puntare al gioco di squadra? Non dobbiamo remare tutti nella stessa direzione?
Chissà se poi anche i vari dirigenti responsabili, portatori del verbo e divulgatori degli obbiettivi, hanno beneficiato anch’essi?
La diffusa ansia da prestazione, tesa al raggiungimento dei risultati di budget, che contraddistingue ruoli apicali della nostra struttura, preoccupati dalla prossima riorganizzazione che vedrà la riduzione delle DTM e degli addetti, non può tradursi nel costante aggiramento delle norme.
In questa estate di fuoco si sono susseguiti provvedimenti disciplinari a carico dei colleghi, ultime o quasi ultime ruote del carro nella filiera deliberativa, con relativi 5 – 7 – 10 giorni di sospensione per contestazioni, a seguito del passaggio di pratiche a CZ incentrati proprio sul mancato rispetto della normativa interna o su errori e omissioni.
MA NON SU MALVERSAZIONI / ILLECITI /PECULATO. SOLO ERRORI O MANCATA CONOSCENZA DELLE NORME O PIÙ SEMPLICEMENTE LA FRETTA PER RINCORRERE LE INNUMEREVOLI PRIORITA’ ASSEGNATE. E I DELIBERANTI? E LE LOGICHE E I MECCANISMI CHE SOTTINDENDONO A CERTE DELIBERE?
I TEMPI SONO VERAMENTE CAMBIATI!!!!! La caccia alle streghe è il paradigma della nuova banca che viaggia su due binari contrapposti: sul primo binario corre il treno dei risultati a TUTTI I COSTI e CON TUTTA LE FLESSIBILITÀ POSSIBILI, DEL BANCARIO MODERNO, EFFICIENTE, SVEGLIO, DINAMICO CHE NON SI ATTARDA NELLO STUDIO DELLE NOIOSE NORME, MA AGGREDISCE SUBITO L’OBBIETTIVO: IL TRENO DEI VINCENTI!! Sul secondo binario corre il treno del rigore, del sospetto, delle norme scritte, delle regole inderogabili, DELLE INEVITABILI PUNIZIONI!!
È TEMPO CHE LA BANCA SI INTERROGHI SERIAMENTE SULLA OPPORTUNITÀ DI PERSEGUIRE QUESTA CONDOTTA CHE SI PUÒ DEFINIRE BIPOLARE, INACCETTABILE, IRRESPONSABILE E DISONESTA E CHE LASCIA I LAVORATORI SCONCERTATI E SOPRATTUTTO DEMOTIVATI!!
A tutti i colleghi non possiamo che ribadire ancora una volta l’assoluta necessità di rispetto assoluto delle norme. La frustrazione per il mancato raggiungimento degli obbiettivi lasciamola a coloro che sono in gara per i ruoli: ricordatevi che per l’azienda siete e resterete parzialmente adeguati e senza premi!!
Salerno 17.09.2015
LE SEGRETERIE