Il 2015 è un anno cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici. Le emissioni di gas serra (GHG, Green House Gases) sono sempre più soggette a controllo pubblico e regolamentazione.
La conferenza sul clima che si terrà a Parigi a fine 2015 – COP21 – potrebbe portare ad un accordo internazionale per limitare il surriscaldamento globale entro i 2°C. Per raggiungere questo obiettivo, potrà essere bruciata solo una limitata quantità delle risorse di combustibili fossili attualmente in bilancio alle imprese. Il surplus di “unburnable carbon” (combustibili fossili che non potranno essere sfruttati) porterebbe quindi alla presenza di ‘stranded assets’ (attivi svalutati) nei portafogli e a conseguenti elevati rischi finanziari.
Tutte le imprese devono gestire questo rischio sapendo cogliere le opportunità di una low carbon economy.
E’ necessario che gli investitori si dotino di uno strumento che possa misurare l’esposizione dei loro investimenti al “carbon risk”
Carbon Footprint & Energy Transiction è un’analisi che permette di calcolare l’impronta di carbonio di un portafoglio investito.
Vantaggi per l’investitore:
Ø Consapevolezza sul carbon risk risk (rischio normativo e reputazionale)
Ø Monitoraggio del carbon risk
Ø Base per valutare il carbon risk di ogni impresa
Ø Strumento per l’engagement e l’azionariato attivo
Ø Informativa societaria e rendicontazione agli aderenti
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