I titoli di stampa, soprattutto estera, da tempo pongono al centro dell’attenzione mediatica le vicende (giudiziarie e non) che riguardano Deutsche Bank AG. Alle preoccupazioni reputazionali si aggiungono quelle legate alle prospettive strategiche del Gruppo che, con l’avvento del nuovo CEO, sembra voler privilegiare l’obiettivo del consolidamento mediante una drastica riduzione degli oneri di gestione. A tal proposito si legge di circa 25.000 esuberi di personale e di un riposizionamento strategico, anche mediante alcuni disinvestimenti in una decina di Paesi.
Sulla scorta di tali notizie, le scriventi OO.SS. hanno richiesto e ottenuto un incontro con il Consigliere Delegato di Deutsche Bank Italia, ing. FlavioValeri, il quale nella giornata del 21 settembre ha risposto, seppur non sempre a nostro giudizio in modo esaustivo, alle numerose e pressanti domande degli interlocutori sindacali, esponendo il quadro delle iniziative entro le quali il Gruppo italiano giocherà la propria partita in ambito internazionale.
Anzitutto, le iniziative di Casa madre potrebbero riguardare prioritariamente il settore banca di affari/banca di investimenti, per cui la forte caratterizzazione italiana come banca-rete (PBC) potrebbe produrre mutamenti organizzativi più attenuati. La “linea” dell’attuale Consigliere Delegato è stata quella di valorizzare alcune peculiarità del sistema-Italia, assicurando al contempo il raggiungimento di utili di esercizio sempre in linea con le attese di Casamadre.
Secondo Flavio Valeri, tra l’altro, ha manifestato più volte l’intenzione di utilizzare un “front-end” (ovvero un profilo di interfaccia operativo IT) creato ad hoc e tarato sulle esigenze del mercato italiano.
Tali specificità, unite all’apprezzamento espresso dal nuovo CEO Cryan verso il management italiano, lasciano sperare che le attese scelte di gestione da parte di Casa madre, che verranno ufficializzate a livello globale probabilmente già ad ottobre (e, presumibilmente, nel corso del 2016 per ogni singolo paese), possano avere un impatto il più possibile ridotto nei confronti del sistema-Italia, come da noi più volte richiesto.
Come strategia futura Valeri ha sottolineato la necessità che Deutsche Bank diventi sempre più banca digitalizzata pur mantenendo la presenza nei territori, anticipandoci che a fine anno dovrebbe uscire un’applicazione accessibile da smartphone che permetterà di accedere anche a tutti i pagamenti. Ha poi detto che i nostri colleghi allo sportello si dovranno “convertire” per il futuro in consulenti, ampliando le competenze ad altre materie quali ad esempio previdenza e fisco.
Dal nostro punto di vista, non possiamo che rimarcare con soddisfazione la “conquista” contenuta nell’Accordo-quadro su OpEx (siglato lo scorso anno dalle scriventi e dalla DB Italia), che ha assicurato il mantenimento dell’attuale perimetro occupazionale nel nostro paese fino al 31.12.2016. Quindi, in sintesi, nessuna riorganizzazione aziendale che comporti riduzione degli occupati potrà essere attuata prima di tale data.
Flavio Valeri, al termine dell’incontro, ha rimarcato l’impegno ad incontrarci nuovamente a seguito del varo da parte di Casa madre del preannunciato piano industriale 2020. Sarà comunque nostra premura aggiornarVi non appena saranno pubbliche le dichiarazioni del Sig. Cryan, attese per la fine di ottobre.
Milano, 23 settembre 2015
Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo DB
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN