NE RESTERANNO SOLTANTO 75.000
Le notizie che si rincorrono in questi giorni non sono certamente rassicuranti per chi lavora in Deutsche Bank: il nuovo Amministratore Cryan sembra aver predisposto un piano di ristrutturazione e riorganizzazione che comporterà il taglio di circa 23.000 dipendenti. La forza lavoro superstite si aggirerebbe infine intorno ai 75.000 dipendenti dai quasi 100.000
attuali (meno male che arriva la ripresa economica…). Le indiscrezioni di stampa circa la straordinaria manovra di riduzione del personale non sono state ufficialmente confermate dalla Direzione di DB ma nemmeno smentite…tanto che il titolo in borsa ne ha subito beneficiato con un significativo aumento nelle quotazioni (è il libero mercato, bellezza:
meno stipendi più guadagno per gli azionisti). Dismissione di Post Bank (chi se la prenderà è tutto da vedere visto che oggi vendere una banca non è proprio un fatto normale anche se non abbiamo dubbi che la politica tedesca interverrà al riguardo), uscita da numerosi paesi (si parla di dieci, Russia in primis) e riduzione degli addetti particolarmente concentrata in alcuni settori quali il back office o la tecnologia per riportare la banca ad una redditività adeguata ed a maggiore competitività, questa la versione accreditata anche da alcuni interventi di Cryan che solo qualche settimana fa, rivolgendosi direttamente ai Dipendenti, aveva fatto ben intendere cosa volesse fare una volta insediatosi alla guida del “Colosso dai piedi d’argilla”. Se le indiscrezioni verranno confermate, e temiamo proprio possa essere così, si apriranno questioni enormi, problemi giganteschi per i Lavoratori, anche per quelli che non verranno “dismessi” ma che si troveranno ad agire nell’ambito di un’azienda completamente diversa, con compiti professionali tutti da verificare e con prospettive complessivamente differenti. E’ facile ricondurre la necessità di intervenire sui costi, e come accade in questi casi in via automatica sul Personale, per rimediare a tutte le violazioni di regole e leggi di cui ci hanno imputato le autorità mettendo DB Ag al centro di ogni scandalo ed inchiesta: i costi per non essere denunciati o per uscire da vicende giudiziarie svoltesi ovunque nel mondo sono stati elevatissimi: si tratta di oltre 10 miliardi in multe e transazioni sottratti al valore dell’azienda da managers privi di scrupoli nel muoversi al limite del consentito. Per avere un termine di paragone, i risparmi previsti dall’attuale riduzione di personale sarebbero pari a circa 3,5 miliardi di Euro…fate un po’ le vostre considerazioni circa il valore che viene dato al lavoro ed alle persone da dirigenti super pagati e che sono riusciti a non dover mai risarcire nessuno. Noi lo diciamo da un po’, ma nella migliore delle ipotesi siamo considerati “populisti” o
gente fuori dal tempo. Ora però la storia presenta il conto ed ovviamente chi pagherà saranno quelli che non hanno colpe specifiche o non ne hanno proprio. Ovviamente, a livello sindacale, attendiamo la presentazione ufficiale del piano di riorganizzazione, tanto in ambito europeo che nazionale. Per quanto concerne l’Italia, non abbiamo ovviamente indicazioni precise circa le misure che riguarderanno le nostre realtà. Possiamo ragionare su quanto venne chiesto al nostro Paese in occasione del recente piano di riduzione del personale che coinvolse globalmente un numero notevolmente inferiore di dipendenti: allora si trattò di contrattare l’uscita di circa 200 persone, oggi è lecito aspettarsi che lo “sforzo” possa essere decisamente più consistente. Sia chiaro, non necessariamente va applicato un criterio di proporzionalità diretta in questi casi poiché dipenderà molto dai settori interessati e dalle aree di affari coinvolte nel
disimpegno aziendale, tuttavia un criterio lineare nei tagli di personale è sempre esistito ed anzi spesso ne ha rappresentato la componente principale per cui consentiteci di essere molto preoccupati. Quel che crediamo possa essere certo è che l’Italia non uscirà indenne da questa bufera eccezionale e le piccolezze, umane e professionali, che viviamo tutti i giorni in azienda già scompaiono di fronte ad una situazione come quella che si prospetta nei prossimi mesi. E’ altrettanto vero che in generale siamo preoccupati per tutti coloro che perderebbero il posto di lavoro, ovunque si trovino perché comunque si tratta di persone che vedono modificarsi di molto il proprio progetto di vita e le proprie aspettative a causa del comportamento e dell’avidità di pochi individui e di logiche di mercato che tutto contemplano tranne la dignità ed i diritti delle persone. Dobbiamo essere preparati ed auspichiamo, anzi chiediamo, che ognuno di noi faccia la propria parte per affrontare una situazione che rischia di essere la più complessa e seria mai affrontata in questa azienda. Di certo non possiamo avere timori, paure od interessi di retrobottega: oggi più che mai servono determinazione ed unità.
INCONTRI CON L’AZIENDA DEL 14 E 15 SETTEMBRE
Dopo la “pausa estiva” sono ripresi i confronti con la banca relativamente ad alcuni temi particolarmente importanti.
La prima riunione si è svolta a seguito di una richiesta delle Organizzazioni Sindacali aziendali che, con lettera di qualche settimana fa, avevano sottolineato la necessità di affrontare alcuni temi fondamentali come i carichi di lavoro e l’inadeguatezza degli organici, le intollerabili pressioni commerciali riscontrabili quotidianamente e la scarsa qualità ed efficacia nelle relazioni sindacali tra le parti.
A questo incontro ha partecipato, come da richiesta sindacale, il Capo del Personale Carlos Gonzaga.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito le criticità evidenziate nella richiesta di incontro anche attraverso alcuni esempi specifici che hanno confermato quanto sarebbe necessario intervenire urgentemente ed esaustivamente sul clima aziendale e su molti aspetti organizzativi che la banca sembra trascurare pur di raggiungere obiettivi a breve ad ogni costo.
La banca si è detta disposta ad aprire un confronto su tutte le tematiche legate alle politiche commerciali compresa la pubblicazione di “classifiche” dei Colleghi ed ha ribadito che il rispetto delle persone deve sempre essere garantito e che ogni comportamento all’interno dell’azienda deve conformarsi al rispetto delle Leggi e dei Contratti, oltre che della Policy interna. Oggi la gestione del personale è demandata ai vari manager e l’Ufficio Personale assolve un compito di supporto e di supervisione e quindi il ruolo dei responsabili commerciali è molto più forte che in passato anche rispetto all’applicazione delle politiche commerciali. In generale l’azienda ha differenti valutazioni su molti temi sollevati dal Sindacato (di questo non avevamo dubbio alcuno) ma conta si possa comunque arrivare a sottoscrivere un protocollo generale che contenga indicazioni condivise sulle problematicità sollevate dai Rappresentanti dei Lavoratori. Per quanto riguarda gli organici, la banca si rende conto dei carichi di lavoro ma non ritiene vi siano criticità particolarmente gravi e comunque al momento non intende procedere ad assunzioni specifiche in quanto le innovazioni tecnologiche introdotte e da introdurre dovrebbero consentire in breve tempo di far fronte alle attuali esigenze lavorative; d’altra parte, DB ritiene che gli investimenti in tecnologie siano il vero motore del prossimo sviluppo (anche se poi magari cede in outsourcing le attività di Information Technology, con annesse lavoratrici e lavoratori così come pubblicato da vari organi di stampa nei giorni scorsi) anche perché il mercato di riferimento si è profondamente modificato e non è nemmeno più necessario procedere ad aperture di nuovi sportelli. E’ inoltre probabile che si facciano ragionamenti sulla clientela per verificare quale debba essere il target di riferimento (nostra traduzione: non ci interessano tutte le tipologie di clienti ma solo quelle profittevoli che magari non rendano necessario l’utilizzo di troppa “manodopera” per soddisfarne le esigenze).
Alla luce di quanto emerso nel corso dell’incontro con Gonzaga, valutiamo positivamente le aperture aziendali ma non possiamo che essere molto cauti circa gli esiti dei prossimi confronti in quanto aspettiamo di vedere concretamente quale potrà essere l’effettiva volontà di DB di discutere senza pregiudizi su argomenti che fino ad ora sono stati, usiamo un eufemismo, sottovalutati se non ignorati dalla banca nonostante impattino fortemente sulla vita quotidiana delle Lavoratrici e dei Lavoratori nei luoghi di lavoro e sui rapporti con la clientela e nonostante le numerose denunce del Sindacato.
La seconda riunione si è tenuta il giorno 15 ed è stata convocata ai sensi del CIA in quanto sono in scadenza a fine anno le polizze sanitarie ed infortuni previste per l’appunto dalla contrattazione aziendale.
La banca ha rassegnato i dati definitivi relativi al rapporto tra premi e sinistri nel corso degli ultimi anni e quello parziali per l’anno in corso ( la redditività per Zurich è stata complessivamente buona) informando nel contempo circa i sondaggi effettuati tra alcune primarie Compagnie per poter procedere al rinnovo delle attuali garanzie.
Sulla base delle informazioni fornite alle OO.SS. non dovrebbero esservi problemi per mantenere le coperture in essere anche nei prossimi anni, probabilmente senza nemmeno dover ricorrere all’ eventuale incremento del premio già previsto dagli accordi integrativi.
La banca ha anche intrattenuto il Sindacato riguardo la possibilità di aggiungere alle coperture esistenti nuove garanzie ortodontiche ma ciò comporterebbe un consistente aumento del premio con garanzie e prestazioni tutte da verificare nella loro validità.
Le Organizzazioni Sindacali si sono riservate di valutare nel merito le proposte assicurative attualmente pervenute anche se un’eventuale estensione delle garanzie dovrebbe, secondo la banca, avvenire a costo zero per l’azienda ed in questo caso si aprirebbe la questione di dove “trovare i soldi” nell’ambito degli istituti economici attualmente previsti in favore dei dipendenti.
La questione è pertanto delicata e dovrà essere compiutamente affrontate nel corso dei prossimi incontri rispetto ai quali vi terremo informati.