“agg. e s. m. e f. [comp. dell’ingl. radical «radicale» e del fr. chic«elegante»], iron. – Che o chi, per moda o convenienza, professa idee anticonformistiche e tendenze politiche radicali”
Questo è il termine con cui, in alcune delle riunioni tenute il 7 settembre, la direzione di Area pare abbia definito il comportamento dei dipendenti che rispettano le regole.
Le riunioni – che hanno coinvolto a vario titolo i referenti del monitoraggio del credito, i titolari, i responsabili di linea – sono state caratterizzate dal turpiloquio e dall’insulto che ormai sembrano essere la cifra identificativa dello stile comunicativo della dirigenza aziendale campana e, per questo, tutte le OOSS sono intervenute, pur con metodi diversi, censurando tali comportamenti.
Noi abbiamo coinvolto direttamente le strutture nazionali ed i preposti uffici di direzione generale, altri hanno scritto un buon comunicato che fa il paio con i tanti da noi scritti negli ultimi tempi.
Pare che a partire dalle riunioni successive i toni siano un po’ cambiati.
La calendarizzazione dei prossimi incontri, prevista scandalosamente con una programmazione di appuntamenti in alcuni casi fino a ben oltre le ore 19, è sicuramente stata modificata
Piccoli segnali, importanti ma non sufficienti a nostro avviso a cancellare l’impellente necessità della costituzione della commissione paritetica sulle indebite pressioni commerciali
Segnali, inoltre, non utili a rendere meno gravi le affermazioni circa il rispetto delle norme, a maggior ragione se fatte pubblicamente da dirigenti della Banca
La diffusa ansia da prestazione, tesa al raggiungimento dei risultati di budget, che contraddistingue ruoli apicali della nostra struttura preoccupati dalla prossima riorganizzazione che vedrà la riduzione delle DTM e degli addetti, non può tradursi nel costante aggiramento delle norme
In questi mesi e anche in questi giorni sono stati spesso suggeriti usi impropri dei partitari per “appoggiare” provviste in attesa di regolamento, sono stati e vengono suggeriti collocamenti o prenotazione di operazioni in attesa del coinvolgimento dei clienti, vengono bloccate in violazione delle norme di legge le PEC disposte formalmente dai clienti
Mezzucci apparentemente innocui che espongono a rischi enormi la Banca ed i colleghi ma che servono ai nostri manager per raggiungere, nelle classifiche aziendali, le prime posizioni da poter spendere per accreditarsi al mantenimento del ruolo in DTM Per questo nelle riunioni il refrain è: “non serve arrivare secondi, o si arriva primi o si perde….”
Mezzucci beceri che, quando le cose vanno male, vengono fatti ricadere nella sfera di responsabilità di chi esegue, magari fiducioso perché l’ha detto il direttore, e non in capo ai “mandanti”
Le truffe, anche recenti, poste in atto nella nostra realtà operativa sono state portate a segno truffando innanzitutto i colleghi che hanno operato ignari delle norme e/o fiduciosi nel livello di professionalità ed affidabilità dei colleghi.
Non è tollerabile che un dirigente della Banca ritenga anticonformista rispettare le norme, della Banca e di legge, affermando in tal modo che chi non le rispetta è conforme all’agire della Banca
Riteniamo indispensabile che la Banca prenda le distanze da tali affermazioni e comportamenti, anche chiedendo conto dell’operato ai propri ruoli apicali.
A tutti i colleghi non possiamo che ribadire ancora una volta l’assoluta necessità di rispetto assoluto delle norme. La frustrazione per il mancato raggiungimento degli obbiettivi lasciamola a coloro che sono in gara per i ruoli: ricordatevi che per l’azienda siete e resterete parzialmente adeguati e senza premi
Napoli, 15/9/2015
le segreterie
First-Cisl Fisac/CGIL Uilca