L’erogazione una tantum per mille Colleghi (il 3,85% della popolazione lavorativa) ha sicuramente scontentato gli altri 25mila (il 96,15%) che pure hanno contribuito alla tenuta ed al rilancio della Banca.
Senza nulla togliere a chi si e’ guadagnato il beneficio, restano i sacrifici che ancora per quest’anno tutti i 26mila Dipendenti sono chiamati a fare (giornate di solidarieta’ e penalizzazione sul tfr) e resta, soprattutto, l’amarezza di constatare che la “squadra” vale solo per prendersi gli oneri, mentre gli onori sono riservati a pochi, con criteri di assegnazione opachi e del tutto arbitrari.
Inoltre, molti dei 26mila Dipendenti che ogni giorno ce la mettono tutta per raggiungere iperbolici budget – nonostante disturbanti ed ossessive pressioni commerciali – hanno avuto una valutazione di parziale adeguatezza. Su questo sistema valutativo iniquo che ha di fatto operato un gigantesco ridimensionamento del giudizio, si sono fondate le promozioni aziendali che hanno interessato 442 Colleghi (di cui 38 nella nostra area). Apprendiamo anche – informalmente – di una gita premio a Expo per una manciata di colleghi scelti in tutt’Italia.
È un monte di discrezionalità quella che l’Azienda chiama, a torto, meritocrazia.
Le Segreterie
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