In Italia 138 banchieri d’oro: Megale “ridurre le diseguaglianze è priorità”

Rilanciamo la denuncia già fatta durante il rinnovo del CCNL ABI sul fatto che la crescita della diseguaglianze, la forbice dei redditi che si allarga progressivamente, è un fattore di grande ingiustizia sul piano generale e anche nel settore del credito.

Infatti un top manager ha guadagnato mediamente 3,7 milioni di euro lo scorso anno, a fronte di un salario medio contrattuale di un bancario pari a circa 38 mila euro (46 mila euro il salario medio di fatto). Una distanza “colmabile in 100 anni”, risultato di un andamento che, negli ultimi 15 anni, ha portato nelle tasche dei banchieri mediamente una cifra pari a 600 mila euro in più mentre i bancari pur rinnovando il CCNL difendendo il salario dall’inflazione, hanno perso nello stesso periodo circa 800 euro.

È quanto risulta da un report della Fisac CGIL già presentato all’inizio del 2015, e che verrà ripreso durante i lavori che si terranno ad Assisi il 23, 24 e 25 settembre durante il II forum della Fisac CGIL.

Analisi della Fisac CGIL

Da Repubblica.itL’indagine dell’Autorità bancaria europea sulle remunerazioni nell’industria finanziaria: crescono i Paperoni nelle banche tricolori. In media, invece, si assottiglia la pattuglia a livello europeo, dove i banchieri milionari scendono da 3.530 a 3.178 tra 2012 e 2013.

MILANO – Ci sono centotrentotto banchieri milionari in Italia. Sono quelli censiti dall’Eba, la European Banking Authority, nel rapporto sui grandi stipendi nell’industria finanziaria. I paperoni tricolori guadagnano in media 1,92 milioni di euro; la maggior parte di questi banchieri d’oro lavora nel ramo dell’investment banking, dove per altro gli assegni pesano anche di più (2,1 milioni) rispetto alle altre funzioni. Si tratta di una crescita rispetto a quanto era stato censito nel 2012, quando si parlò di 109 italiani con una media di 1,6 milioni di assegno.

Complessivamente, invece, nell’Unione europea nel 2013 è calato il numero di banchieri milionari: l’Eba ne ha censiti 3.178 nel 2013, in calo ai 3.530 dell’anno precedente. Come nota il report dell’Autorità, però, questo si deve anche agli effetti del cambio, visto che i due terzi di questa schiera di Paperoni vive nella capitale economica europea, cioè Londra (dove 2086 banchieri d’oro guadagnano in media intorno ai 2 milioni). Il calo anticipa di un anno gli effetti delle nuove disposizioni sulle remunerazioni in banca, per le quali la parte variabilie di remunerazione non potrà superare quella fissa (salvo diverse indicazioni avallate dagli azionisti, che possono arrivare a raddoppiare il variabile rispetto al fisso). Secondo il report, i dati del 2014 sconteranno un calo della remunerazione.

In attesa di vedere l’impatto delle nuove indicazioni, dai dati del 2013 emerge che in media il rapporto dei bonus sulla paga fissa era del 104,27%, in netta riduzione rispetto al 108,74% del 2012 e soprattutto al 204,76% del 2010. Sebbene l’Eba non dia dettagli sulla singola situazione delle banche, ci sono istituti dove il rapporto supera ancora il 200% (l’Italia è al 178%). Uno dei motivi per cui l’Eba lamenta la scarsa uniformità di trattamento tra i vari istituti.

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