Rsa Ex Gruppo Napoli: Pressioni commerciali secondo il rito d’ambrosiano

 

By: nice824CC BY 2.0

PAPERLESS

Ma non si era parlato di “caterve”, “beveroni”, “mentoni”, ecc. ???

 

Io quel numero – paragonando ..(FILIALE)… con tutto il suo organico a filiali che viaggiano a “1 che fa tutto” (vedi ……(FILIALI)………., solo a titolo di esempio) lo chiamo in un altro modo …

 … ma ve lo dico dal vivo

 ..

DTM ……… – Settorista

PRODUZIONE ..(FILIALE)…

Ma la filiale era chiusa ???!!!

FOCUS E PRIORITA’

Coltello tra i denti !!!

 

LYNCH

che cazzo fai invece di rispondere al telefono

Quelle che avete appena letto sono alcune delle copiose comunicazioni che il settorista invia con cadenza ben più che quotidiana ai colleghi delle filiali della DTM di appartenenza.

Non è l’unico: in quella e in altre DTM il malcostume di pressioni indebite dirette agli addetti – e non solo ai responsabili di linea/filiale – con invettive più o meno ingiuriose o irrispettose del lavoro altrui è purtroppo molto diffuso.

E’ il più prolifico: l’amanuense è balzato più volte agli onori della cronaca per lo stile non propriamente ortodosso delle sue “metafore”: dagli agresti limoni alle anatomiche definizioni, tutto utilizza per colpire la dignità dei colleghi, evidentemente ignaro delle responsabilità etiche e professionali che il ruolo comporta

Riteniamo indispensabile che le preposte funzioni della DG si attivino immediatamente per la costituzione della specifica commissione prevista dal recente accordo che regola la materia e intervenendo sui responsabili di tali comportamenti

Chiediamo alla DG questo atto di decenza, vista l’ormai conclamata incapacità della direzione di Area – che brilla per la sua assenza in tema di relazioni sindacali – di gestire i componenti della lunghissima filiera di controllori che ormai vanno a ruota libera esacerbando gli animi con pressioni commerciali sempre più pressanti e inutili, ma anche attraverso comunicazioni via e-mail che, a leggerle, risultano minacciose, offensive e anche carenti da un punto di vista linguistico

Forse l’azienda, che – in assenza di smentite nonostante le numerose segnalazioni fatte – sembra avallare tali modalità, dovrebbe almeno porsi il problema di organizzare corsi sulla lingua italiana e sulla comunicazione, ancor prima di quelli di natura prettamente professionale, ai quali avrà cura di iscrivere i ruoli apicali dell’Area Sud e alcuni dei settoristi che popolano le DTM (vedi Lezioni di comunicazione: lesson1 e lesson2).

Pur essendo pratici della lingua partenopea e del suo lessico abbiamo avuto necessità di ricorrere al vocabolario per comprendere i messaggi inviati ai colleghi…ma l’impresa non è completamente riuscita: beverone significa bevanda d’acqua con farina e semola che si dà alle bestie; oppure, in modo dispregiativo, significa bevanda abbondante e insipida o disgustosa, che c’azzecca con le DM? Mentone, al di là del riferimento geografico francese, non trova corrispondenze… Per non parlare poi del riferimento ai numeri, probabilmente un richiamo alla cabala, che l’amanuense afferma di definire in altro modo: siamo curiosi di sapere quale e ci piacerebbe ascoltarlo quando andrà a comunicarlo ai colleghi della filiale

L’ultima trovata dell’ineffabile amanuense è stata quella di adibire, per suo ordine e conto, un collega di filiale alle telefonate agli altri addetti della rete della DTM.

Il tono era della serie ambasciator non porta pena. Il direttore mi incarica di dirvi che ogni giorno dovete fare almeno 10 contatti della campagna “Incontriamoci”. La campagna prevede che ai clienti si aumentino le spese passando da 0 ad almeno 9 euro. Il suggerimento: inserire le proposte ed autorizzarsele da soli,(per questa campagna è stata azzerata la filiera delle autorizzazioni) lasciando sospesa la pratica in attesa della formale accettazione del cliente.

Facile avere il sospetto, inutile a dirlo, che poi, dopo qualche giorno, qualche volontario avrebbe provveduto ad attivare tutte le proposte sospese, ma sarebbe risultata solo la matricola di chi aveva inserito ed autorizzato: della serie, cari colleghi, non vi fidate mai di chi, ridendo e scherzando, dice a voi di fare cose che lui non farebbe mai e non metterebbe mai per iscritto. Tanto, poi, se ci sono problemi l’unica traccia che resta è quella a carico di chi materialmente ha fatto l’operazione…

Anche con le PEC alcuni settoristi ed addetti delle DTM stanno esponendo ad errori e possibili contestazioni i colleghi: la disposizione verbale della furba direzione è “non chiudere i c/c se non ne aprite un altro!”.

In questo periodo, si sa, una grande propensione all’apertura di conti correnti non c’è, complice forse anche la grande calura estiva, ed i colleghi che, rispettando pedissequamente le disposizioni verbali degli irresponsabili capi ma violando le norme di legge ed aziendali , annullano le PEC si vedono, giustamente, recapitare mail del genere:

AT 5076 Controlli – BANCA MPS <at5076.controllidor@mps.it>

Con riferimento al c/c sopra segnalato, già interessato da segnalazione “pec” (prenotata estinzione conto), siamo a richiedere chiarimenti circa la mancata riapposizione della predetta segnalazione. 

Nome/cognome

At 5076 Sett. Controlli D.o.r.

Lecce

Della serie se fate quello che dicono (ma non scrivono) i “capi”, dovete dare spiegazioni!

Il rispetto delle norme è uno dei pochi sistemi di tutela del nostro posto di lavoro:qualunque disposizione diversa, a maggior ragione se data verbalmente e non formalizzata, (e in tal caso conservatela a futura memoria) è nulla!

Crediamo che nella nostra realtà territoriale, per responsabilità della dirigenza ancor prima che dei singoli settoristi, si sia abbondantemente superato ogni limite.

Napoli, 30/7/2015

Le segreterie

 

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