“Dopo sette anni crisi – sottolinea Fracassi – il PIL del Sud del paese si è ridotto di quasi 13 punti percentuali, con una perdita in termini occupazionali di oltre 575.000 unità, e gli effetti si sono riverberati nel calo dei consumi e nell’aumento dei livelli di povertà. Ma a fronte di una situazione tristemente conosciuta – continua – quello che sorprende è che il Governo, con straordinaria continuità, mantiene un atteggiamento inerte”.
“Crediamo non sia possibile attendere oltre”, sostiene la dirigente sindacale, spiegando che “non è sufficiente l’intervento fiscale annunciato dal Presidente del Consiglio nei giorni scorsi”, ma “serve una politica attiva di sviluppo, come abbiamo più volte ricordato, una strategia nazionale che costituisca anche coordinamento delle politiche regionali, selezionando temi e priorità”.
“Per questi motivi – annuncia Fracassi – “la Cgil ha deciso di lanciare una vertenza nazionale, ‘Laboratorio Sud – Idee per il Paese’, nella consapevolezza che l’allargarsi del divario Nord-Sud rappresenta un danno per l’intera penisola”. “Una vertenza – precisa – che non trascurerà la dimensione europea e il ruolo che possiamo svolgere nell’area mediterranea: dal rilancio delle politiche industriali alla mobilità delle persone e delle cose, dall’istruzione e formazione, con un’attenzione alle università del Mezzogiorno, ai servizi ai cittadini come condizione per la coesione economica e sociale”.
“Questi sono solo alcuni dei temi che la confederazione di corso d’Italia intende porre con forza all’attenzione della politica e del Governo nazionale – conclude Fracassi – attraverso una serie di appuntamenti programmatici che partiranno dopo il mese di agosto”. La prima tappa sarà il 6 settembre prossimo a Potenza, con un’iniziativa pubblica alla quale sono stati invitati tutti i presidenti delle regioni del Mezzogiorno e a cui parteciperà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.