Chiusa la trattativa per gestire i 60 esuberi dichiarati a gennaio scorso dalla Cassa di Risparmio di Rimini. I sindacati sono riusciti a trovare una soluzione soddisfacente per il personale interessato dalla chiusura delle filiali di Molise ed Abruzzo.
Da sottolineare che nei mesi scorsi alcune filiali, in particolare tutte quelle del Molise più quella di Vasto, sono state cedute alla Banca Popolare Pugliese che ha assorbito anche 18 dei 21 dipendenti (delle tre risorse rimanenti, due hanno chiesto ed ottenuto il trasferimento, mentre una è rientrata nel Fondo Esuberi); la filiale di Pescara centro, invece, è stata assorbita dalla Banca Popolare Molisana. Qui, dei 6 dipendenti presenti, quattro rimarranno alla Banca, mentre due hanno scelto l’incentivo all’esodo volontario.
Tutte le altre filiali saranno chiuse a partire dal 1° ottobre a meno che non si concretizzino ulteriori richieste da altre banche interessate. In questo caso, i sindacati torneranno ad incontrarsi con l’azienda.
Inoltre è prevista:
– attivazione del fondo esuberi per 29 dipendenti che matureranno i requisiti pensionistici dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2019;
– attivazione del fondo esuberi per 5 dipendenti che hanno maturato o matureranno i requisiti pensionistici entro il 30 giugno 2016;
– uscita incentivata e volontaria per 15 dipendenti a cui verranno corrisposte 15 mensilità
– mobilità incentivata per 8 dipendenti;
Per quanto riguarda le giornate di solidarietà, necessarie al recupero dei costi, da 45 giornate., siamo arrivati ad ottenere 20 giornate, da effettuarsi fino al 31 dicembre 2017, con adesione volontaria, e di cui 10 saranno ammortizzate al 60% dal Fondo.
Gli apprendisti e tempi determinati verranno stabilizzati.
Infine, il Contratto Integrativo Aziendale si intende prorogato, sia nella parte normativa che in quella economica, fino al 31 dicembre 2017.
Ora l’accordo dovrà passare all’approvazione dei lavoratori che verranno chiamati ad esprimersi in assemblea.
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