Ecco che emerge. Pian piano. Per ora nelle simulazioni degli animalisti o poco più. Potrebbe essere questa la chiave per rilanciare la corsa italiana all’efficienza energetica. L’idea: un’alleanza operativa, da corroborare con un nuovo mix coordinato di norme e incentivi, tra edilizia, energia, telecomunicazioni e mobilità. Insomma: mai più politiche e incentivi settoriali, ma un nuovo mondo integrato dell’efficienza. Il nome, il concetto aggregante del resto c’è già: smart city. Che a ben vedere può prendere corpo e anima solo con una sapiente sinergia fra i quattro fattori. Proviamo allora a vedere, partendo dai segnali degli ultimi mesi, cosa potrebbe sostenere o altrimenti tagliare le gambe al grande sogno.
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