CCNL Ania: rinvio a settembre

By: Luca TabarriniCC BY 2.0

da Il Sole24Ore – Centralità dicono dall’Ania, unicità dicono i sindacati: nessuno insomma metta in discussione il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro delle assicurazioni. Del rinnovo, però, se ne riparlerà a settembre con l’auspicio di navigare in acque meno agitate di quelle di questa estate. Luigi Caso che coordina i lavori della delegazione Ania per il rinnovo del contratto ammette che «la trattativa è in una fase di avvio complesso e delicato. Attribuiamo al ccnl centralità nell’ambito delle relazioni industriali: è il punto di riferimento degli elementi normativi ed economici dei lavoratori del settore». Sull’altro versante Luca Esposito, segretario nazionale della Fisac Cgil, ribadisce che «l’unico contratto valido per il settore assicurativo è il contratto siglato da Ania e dai sindacati».

Nei fatti la  trattativa tra Ania  e i sindacati non decolla, le parti si guardano da posizioni molto distanti su un po’ tutte le questioni aperte e non ci sono le condizioni per avviare un dialogo produttivo. Intanto però si allunga l’elenco delle aziende che hanno invocato l’articolo 2 dello statuto secondo cui l’associazione si occupa del rinnovo del contratto «fuorché per quei soci che, entro dieci giorni dal ricevimento dell’avviso di inizio delle trattative loro notificato dall’Associazione, abbiano comunicato, a mezzo lettera raccomandata, di voler svolgere le trattative stesse in via autonoma e separata con l’assistenza dell’Associazione». Ania ha ufficialmente comunicato ai sindacati che ad Alleanza Assicurazioni, Assicuratrice Milanese, Europ Assistance, Filo Diretto, IMA, si aggiunge anche UnipolSai.

Le uscite dal tavolo per il rinnovo del contratto nazionale hanno, in termini di lavoratori, un certo peso: il contratto riguarderebbe circa 48mila lavoratori, ma la mancata partecipazione delle aziende dell’elenco consegnato da Ania ai sindacati farebbe sì che i lavoratori interessati diventino 15mila, circa un terzo, di meno. Una prospettiva che inquieta i sindacati. Peraltro, ricorda Esposito, «c’è un allegato dell’accordo del 29 dicembre con Unipolsai in cui l’azienda si impegna a garantire l’applicazione del contratto nazionale in essere e futuro. Per noi vale quello, punto».

Il rischio della “pluralità” contrattuale c’è e «il moltiplicarsi delle aziende che invocano l’articolo 2 dello statuto, per non applicare il contratto nazionale, risulta in totale contrasto con lo spirito della nostra piattaforma, l’unicità contrattuale della categoria come elemento fondamentale di tutela dei lavoratori del settore», osserva il segretario generale della Fna Dante Barban. Il disallineamento tra le aziende e i sindacati è evidente: «Mentre noi vogliamo il controllo di filiera e abbiamo chiesto all’Ania di intervenire sul contratto truffa, dobbiamo invece constatare che si allunga l’elenco delle aziende che invocano l’articolo 2», aggiunge Esposito. La lunga pausa estiva servirà alle diplomazie delle parti, sia di Ania che dei sindacati, per costruire il terreno per avviare un confronto più produttivo a partire da settembre. Però, avvertono in un comunicato, First, Fisac, Fna, Snfia e Uilca, se dopo la pausa estiva «non si registreranno concreti passi in avanti nel negoziato sarà necessario mettere in campo tutte le più opportune iniziative di lotta».

di Cristina Casadei

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