In un recente convegno in tema di antiriciclaggio, organizzato dal SOLE24ORE e PWC il Procuratore Aggiunto Antimafia ha dichiarato che il nostro Paese dispone di una normativa antiriciclaggio tra le più severe esistenti ma poco efficace. Secondo il suo intervento sarebbe necessario pensare ad un sistema premiale per gli intermediari finanziari che collaborano con gli investigatori. Soffermandosi sulle segnalazioni delle operazioni sospette afferma, poi, che sono una enormità le oltre sessantamila di quest’anno: “Per farvi fronte è necessario creare sistemi selettivi che si possono ottenere solo attraverso la totale integrazione delle banche dati delle forze di polizia e della Dna. Questo presuppone una profonda riforma del sistema di prevenzione, con il rafforzamento dell’Uif quale organismo indipendente di settore”. Gli Avvocati, dal canto loro, sottolineano il fatto che: “ la Giurisprudenza applicata talvolta, rischia di andare verso una criminalizzazione del mancato rispetto dell’obbligo di segnalazione, che la Legge 231/2007 non considera invece un reato”.
In realtà le segnalazioni non subiscono battute d’arresto. L’Unità Finanziaria di Bankitalia stima che saranno 65mila a fine 2012, mentre erano oltre 49mila nello scorso giugno. Ma solo l’1% di queste viene dai Professionisti. Su questo punto interviene la Guardia di Finanza con una raccomandazione: “ La connessione tra evasione fiscale e riciclaggio è sempre più frequente, chi ricicla i soldi lo fa con le frodi carosello o la creazione di società fittizie, coadiuvato da colletti bianchi. Perciò sarebbe auspicabile un maggior controllo degli ordini”.
Il Coordinatore del Nucleo a supporto dell’Autorità giudiziaria della Banca d’Italia sottolinea la tendenza della criminalità a rivolgersi a degli esperti per: “Contrastare il contrasto”. Sull’importanza della tracciabilità del denaro per contrastare il riciclaggio, fenomeno che riguarda il 10% del Prodotto Interno Lordo, insiste anche il Presidente dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento: “La nascita degli Istituti di Pagamento, ormai settanta, ha favorito la diffusione del denaro elettronico e della moneta virtuale. E’ cresciuta però anche l’attenzione della criminalità organizzata per la” rete”, resa più vulnerabile dalla scarsa armonizzazione della normativa internazionale. Per questo è importante che gli Istituti di pagamento siano soggetti agli stessi adempimenti delle Banche”.
PAROLA CHIAVE = Antiriciclaggio
Con il termine “riciclaggio di denaro” si indicano la serie di operazioni utile a nascondere la provenienza illecita dei fondi, con l’obbiettivo di renderli “puliti”. Il processo del “money laudering” prevede tre fasi: l’introduzione del denaro sporco nel circuito finanziario attraverso il commercio o le banche; l’occultamento della sua natura con operazioni transnazionali ed il ritorno del contante nel circuito economico.