Con l’assemblea di Rosignano Solvay del 29 Maggio 2015, abbiamo concluso sulla nostra provincia il percorso di consultazione sull’ipotesi d’accordo per il rinnovo del CCNL.
La grande partecipazione alle 4 assemblee di piazza (Livorno, Piombino, Portoferraio e Rosignano Solvay) ha dimostrato l’interesse per un accordo che riconferma e migliora le tutele e i diritti preesistenti alla vigilia dell’ennesimo periodo complicato (ristrutturazioni, aggregazioni etc.) per il nostro settore.
Nei dibattiti e soprattutto nella votazione (della quale riportiamo un riepilogo nella tabella allegata) ci avete dimostrato di aver capito e di condividere gli obiettivi, quasi tutti raggiunti, che il Sindacato si era dato come prioritari fino dall’inizio della lunga vertenza e che puntavano sostanzialmente alla riconferma dei 2 livelli di contrattazione, dell’area contrattuale, dei fondi di settore per gestire le criticità occupazionali oltre al riconoscimento di un dignitoso aumento salariale; è stata inoltre riconosciuta l’importanza del risultato conquistato in relazione alla difficile e sfavorevole situazione economico–politica che sta vivendo il Paese e che si riflette pesantemente anche sul mondo del credito.
Al contempo, in tutte le assemblee sono state riproposte con forza alla nostra attenzione due importanti questioni: le enormi e discrezionali retribuzioni del management e l’insostenibilità di pressioni commerciali frutto di politiche/strategie di brevissimo termine.
Per le retribuzioni dei manager, che troppo spesso sono eccessive, non giustificate dalle capacità o dai risultati raggiunti e che contrastano fortemente con i sacrifici chiesti ai lavoratori, abbiamo ricordato che il sindacato, anche in questa tornata di rinnovo contrattuale, ha fatto tutto quanto compete al proprio ruolo istituzionale, denunciando e pubblicizzando questa anomalia, coinvolgendo più volte al riguardo la politica e le istituzioni; fino ad oggi chi potrebbe, e secondo noi dovrebbe, intervenire si è girato dall’altra parte, ha fatto finta di non sentire e di non vedere, ma state certi che le organizzazioni sindacali continueranno a portare avanti le loro istanze.
Per le pressioni commerciali, che troppo spesso vanno oltre la loro legittima e normale funzione di stimolo, abbiamo sottolineato la validità del Protocollo specifico del 16 Giugno 2004, riconfermato nel nuovo CCNL, che pone le basi per garantire nel settore il rispetto dei valori etici e comportamentali ivi richiamati oltre che il fondamentale rispetto dovuto alle risorse umane.
La questione delle politiche commerciali e delle pressioni correlate dovrà sempre più essere affrontata dalle parti come questione fondamentale per lo sviluppo sostenibile del sistema bancario e noi continueremo ad operare in tal senso, continuando a denunciare e cercare di fermare a livello aziendale/territoriale quelle pratiche scorrette e lesive della dignità e della salute dei lavoratori coinvolti. Voi da parte vostra dovrete sempre più essere parte attiva a sostegno di quanto ottenuto nel contratto e negli accordi aziendali e di gruppo a sostegno dell’azione del Sindacato, che come ci diciamo da sempre non è costituito solo dai rappresentanti sindacali ma anche da tutti i colleghi iscritti che esercitando i diritti raggiunti negli accordi, li rendono vitali e validi.
Vorremmo ricordare ancora una volta che nessuno è passibile di sanzioni perché non ha raggiunto un budget, mentre se non vengono rispettate le normative (aziendali, contrattuali o di legge) è facile che le aziende prima o poi si sveglino per contestare i comportamenti attuati. La “tentazione” di fare a meno di certe norme è facilitata dalla situazione contingente di carenza di organici, di disorganizzazione e mancanza di referenti certi che ha caratterizzato gli ultimi anni del nostro settore.
Il futuro non ci prospetta miglioramenti in questo senso, per cui sempre più importante diventa essere consapevoli del ruolo di ognuno di noi nel costruirci un destino migliore.
In conclusione vogliamo ringraziare tutti i colleghi che hanno partecipato e animato le assemblee e tutti coloro che hanno sostenuto il sindacato durante tutta questa lunga e difficile vertenza; senza il loro sostegno compatto e convinto le nostre Segreterie Nazionali non avrebbero potuto certamente firmare questa ipotesi d’accordo che rinnova un buon Contratto e conferma importanti diritti e tutele per i prossimi anni.