Si è svolto mercoledì 20 maggio il quarto incontro tra le OO.SS. e le funzioni aziendali di Banca Sviluppo S.p.A., assistite dal dott. Campus delle relazioni industriali del Gruppo Iccrea.
Gli incontri vertevano sulla procedura contrattuale aperta per la riorganizzazione e revisione organizzativa di Banca Sviluppo, deliberata dal proprio Consiglio d’amministrazione il 20 febbraio scorso.
Tale profonda riorganizzazione, secondo il piano di attuazione, agirebbe attraverso specifiche “leve di cambiamento” che mutano in profondità sia il modello di servizio e relazione con la clientela che quello operativo e commerciale, perseguendo tipicità e modalità semplicemente “clonate” dal mondo dei gruppi bancari dell’ABI.
Questa ipotizzata profonda riorganizzazione prevedeva una prima fase pilota della durata di due mesi, che avrebbe dovuto testare la bontà del progetto complessivo, sia sulla rete commerciale che presso la direzione generale.
Ovviamente in tale fase “pilota”, sviluppata nei mesi di aprile e maggio, e solo parzialmente, sia in direzione generale che su alcune porzioni di territori regionali di recente acquisizione e insediamento della Banca Sviluppo (BCC dei DUE MARI e BCC EUGANEA), veniva già predeterminato il risultato di cinque “esuberi organizzativi”, al netto di ulteriori quattro lavoratori già precedentemente collocati sul fondo esuberi, tutti individuati, puta caso, nella sola regione Calabria, o meglio nella provincia di Cosenza.
Ovviamente, nonostante la dichiarata volontà di procedere inizialmente alla chiusura di tre sportelli, sempre in Calabria, la banca asseriva di monitorare la redditività di ulteriori tredici agenzie nel biennio 2015/2017, verificandone i presupposti per l’apertura o la definitiva chiusura degli stessi. La richiesta esplicita delle OO.SS. di ottenere dati significativi comprovanti la redditività negativa delle tredici agenzie è stata pervicacemente elusa da parte aziendale.
Ovviamente, per il mantenimento dei complessivi livelli di organico esistenti (304 al 31/12/2014), la banca postulava in questa procedura contrattuale la necessità di far fronte ai predeterminati cinque esuberi con i classici contributi in termine di rinunce e sacrifici a carico dell’intera platea delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Banca Sviluppo S.p.A., anche derogando da precisi articoli contrattuali nazionali, come quelli relativi alle missioni, trasferimenti e inquadramenti.
Ovviamente, proprio in questi giorni, Banca Sviluppo è direttamente interessata e coinvolta nella ennesima acquisizione e salvataggio, la Banca Romagna Cooperativa, e questo determina uno scenario di breve periodo che modificherà sostanzialmente le coordinate di un piano industriale calibrato su ben altri profili di organico e organizzazione.
Le Segreterie Nazionali e le Delegazioni Sindacali di Banca Sviluppo:
• hanno fortemente rappresentato la necessità di sviluppare ben altro confronto , basato sulla determinazione e sul ruolo che Banca Sviluppo sta assumendo ormai come “player” e autentica banca di sistema e sulla inderogabilità di avere una prospettiva di piano industriale completo e complessivo su cui sviluppare analisi, confronto e negoziazione coerente e costruttiva con il Sindacato.
• sono determinate nel loro agire affinché le procedure di riorganizzazione e revisione della banca siano fondate da analisi, proposte e soluzioni che non si basino su valutazioni unilaterali e non confrontabili in modo chiaro e complessivo tra le Parti.
• ritengono che i necessari principi di condivisione per affrontare questa delicata fase di contesto e di prospettiva del futuro della banca devono investire strumenti, misure e obiettivi che solo un rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro può adeguatamente consentire e perseguire.
Le Segreterie Nazionali e le Delegazioni Sindacali di Banca Sviluppo pertanto hanno dichiarato al termine della riunione che non esistono i reali presupposti per concludere positivamente un confronto sulla procedura contrattuale con dati e situazioni così fortemente incerti e variabili.
Le Segreterie Nazionali e le Delegazioni Sindacali di Banca Sviluppo hanno espressamente rimarcato alle funzioni aziendali di riconsiderare diversamente sia i tempi sia le modalità di attuazione del piano di riorganizzazione, in particolare considerando i forti carichi di lavoro già esistenti, il sotto dimensionamento degli organici della rete sportelli e le criticità palesi ed emergenti sui processi di mobilità del Personale, che precluderanno una adeguata copertura operativa anche in prossimità del periodo estivo.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
Roma, 22 maggio 2015