In data 10 aprile i Coordinatori di Riscossione Sicilia hanno incontrato a Roma i Coordinatori Nazionali del settore della riscossione.
Tema dell’incontro la grave situazione economica in cui si trova la società di riscossione siciliana e l’insostenibilità dei debiti che nemmeno il prestito di 40 milioni di euro, concesso dalla Regione lo scorso anno, è stata sufficiente a coprire.
E’ stato evidenziato che i problemi di Riscossione Sicilia sono strutturali e sono riconducibili all’assenza di investimenti sia in campo informatico che nella formazione e riqualificazione dei lavoratori; essi sono dovuti anche alla mancanza di interventi organizzativi per efficientare la gestione, che è rimasta la stessa di venti anni fa.
In questi anni la situazione si è aggravata a causa degli interventi normativi messi a punto dal governo per agevolare imprese e cittadini nell’assolvimento del debito fiscale che hanno determinato minori incassi per riduzione dei volumi di riscossione e dei rimborsi per le spese delle attività esecutive.
I lavoratori siciliani stanno pagando un prezzo molto alto, sia in termini contrattuali che di riduzione dei livelli occupazionali, ma hanno sempre assicurato la massima collaborazione ai vertici aziendali ed hanno continuato ad adoperarsi per ottenere un cambio di rotta che evitasse il fallimento più volte minacciato da autorevoli esponenti della proprietà.
Si deve purtroppo constatare che anche il nuovo CdA non è riuscito a dare segnali concreti della più volte manifestata volontà di far ripartire l’azienda, né è stato in grado di garantire le risorse finanziarie per metterla in sicurezza e la situazione è di evidente drammaticità.
Il tavolo sindacale prende unitariamente atto che si impongono iniziative di coinvolgimento del Governo Nazionale al fine di scongiurarne il definitivo collasso e per poter continuare a garantire, attraverso la riscossione dei tributi, risorse alla collettività .
La riscossione in Sicilia non può continuare ad avere un passo diverso dal resto del Paese, ma deve avere la stessa efficacia e lo stesso effetto deterrente nei confronti dell’evasione.
Le scriventi hanno pertanto deciso di chiedere un urgente incontro al Ministero dell’Economia e delle Finanze per discutere del futuro della riscossione in Sicilia e far si che essa divenga omogenea su tutto il territorio nazionale, sia rispetto al livello qualitativo del servizio ai cittadini, che con riferimento ai diritti ed alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Roma, 14 aprile 2015
Le Segreterie Nazionali
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