Friuladria: con il D.G. luci ed ombre

Il 3 dicembre si è svolto un incontro alla presenza del Direttore Generale Carlo Crosara. Il D.G. ha evidenziato l’attuale contesto macroeconomico caratterizzato da effetti recessivi ancora in peggioramento: PIL in calo, consumi in flessione, investimenti pressoché fermi, aumento della disoccupazione. A livello di settore bancario si registrano impieghi in frenata, sofferenze in incremento. Con particolare riferimento ai grandi gruppi nazionali si assiste, seppur in maniera non omogenea, al riesame di piani industriali in cui si prevedono chiusure di sportelli e diminuzione di organici. In tale situazione di persistente incertezza e di innegabili difficoltà il nostro istituto, sulla base dei dati relativi al 30/09/2012, riesce comunque a performare sopra la media di sistema, in virtù anche dell’impegno e dello spirito di sacrificio di tutti i colleghi. Il D.G. ha manifestato apprezzamento per l’operato dei lavoratori che si è tradotto in un incremento delle commissioni (dovute in buona parte al wealth management), della raccolta diretta (cd e obbligazioni) e, seppur in maniera più limitata, degli impieghi. Purtroppo la dinamica dei tassi, in costante discesa, sta erodendo i margini, prefigurando quindi un futuro certamente non privo di incognite. Il Direttore Generale ha riconfermato le linee strategiche per il futuro: mantenimento della solidità strutturale, sviluppo delle masse, crescita dei ricavi da commissioni, controllo dei costi operativi e attenzione alla qualità del credito. In particolare, su quest’ultimo aspetto, è stato sottolineato come gli accantonamenti vengano effettuati in maniera molto più prudenziale rispetto alla media di sistema. E’ stata riaffermata la vocazione di banca tradizionale, escludendo tentazioni nel campo della finanza speculativa, sostenendo che esistono ancora potenzialità non espresse. In definitiva, nonostante il contesto sfavorevole, le caratteristiche di solidità dell’istituto sono confermate. Purtroppo le condizioni di lavoro risultano in deterioramento:

  • le c.d. “pressioni commerciali” non diminuiscono, nonostante le iniziative della Direzione finalizzate ad avviare una fase di cambiamento nella metodologia di comunicazione commerciale che sia realmente improntata al rispetto ed alla correttezza;
  • la difficoltà nel contemperare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi commerciali assegnati col rispetto delle normative di legge ed interne risulta sempre maggiore, in un contesto di costante diminuzione degli organici;
  • le procedure informatiche non tutelano adeguatamente la sicurezza operativa, ed il rischio che l’errore umano possa determinare irregolarità normative cresce; i processi lavorativi sono caratterizzati da sempre più limitate autonomie delle Rete;
  • sono richieste sempre maggiori e continue “autorizzazioni” che non favoriscono certo l’efficacia nella relazione commerciale;
  • la difficoltà a conciliare le esigenze della vita privata con quella professionale crescono.

Le OO.SS. ritengono che la difficile situazione economico-finanziaria richieda un impegno straordinario da parte di tutti: deve essere affrontata con un diffuso senso di responsabilità e con una forte coesione sociale. I risultati economici sono necessari, ma è altrettanto necessario che le politiche aziendali siano improntate alla centralità delle persone, le quali devono essere valorizzate e considerate al di là della semplice funzione di fattore produttivo. La creazione di condizioni che migliorino la qualità della vita delle persone è un fattore imprescindibile per qualsiasi strategia di crescita e di sviluppo concretamente sostenibili.

Pordenone, 05 dicembre 2012

 

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