
Nei giorni 22-23 maggio Fruendo ha comunicato alle scriventi OO.SS. di aver riscontrato, nelle attività di studio ed analisi mirate all’ efficientamento più volte citato nel Piano Industriale, l’esistenza di una serie di problematiche che incidono sulla produttività e che l’azienda vorrebbe poter superare.
In particolare essa ha citato la influenza delle malattie sull’assenteismo definito elevato, la quantità eccessive di tipologie di orari che ostacola l’efficienza, la costrizione rappresentata delle sedi uniche nei poli affermando che sarebbe utile poter utilizzare anche le sedi dei soci nelle stesse località per una mobilità definita a corto raggio al fine di poter più tempestivamente rispondere alle opportunità di mercato.
In proposito abbiamo espresso la nostra consapevolezza che nella nuova realtà di Fruendo anche i lavoratori dovranno prendere coscienza di operare in un ambito diverso, con cambiamenti di approccio e di mentalità ma comunque rivendicando i propri diritti al lavoro ed alla professionalità. Abbiamo apprezzato che l’A. D. abbia accettato di affrontare con le scriventi OO.SS. la discussione di come approcciare le problematiche sopra citate, accogliendo la nostra richiesta di non intervenire , come altresì avrebbe potuto, con iniziative unilaterali, ma esaminando strade condivise per non penalizzare i lavoratori.
Tutte queste soluzioni saranno definite a breve nella stesura di un protocollo di relazioni condivise che riguarderà anche le informative sulle nuove commesse ed i criteri di assegnazione ad esse dei lavoratori. Inoltre Fruendo ha accolto la nostra proposta di una minore rigidità sulla pianificazione delle ferie annuali, consentendo di lasciare fuori dalla pianificazione fino a quattro giornate che, però, dovranno essere comunque fruite nell’anno solare. Da definire, invece, un possibile ammorbidimento sullo smaltimento delle ferie arretrate.
Una certa inquietudine ha suscitato la affermazione che Fruendo ha quasi 300 quadri direttivi ma non ritiene di avere altrettante posizioni lavorative adeguate per loro; l’azienda ha in proposito precisato che non ci sta presentando una crisi occupazionale.
Siamo consapevoli che essa ha ereditato tale situazione dal Monte Paschi (non a caso oggetto di decine di azioni legali per demansionamento) ma abbiamo dichiarato con convinzione e determinazione che non saremo disponibili ad accettare soluzioni che non rispettino i diritti di legge e contrattuali dei lavoratori.
Semmai abbiamo suggerito che questa situazione potrebbe costituire una opportunità per indurre Fruendo a rivedere le proprie posizioni a proposito di esodi.
Da parte nostra abbiamo sottolineato come sia improcrastinabile affrontare tutti i nodi anche della polizza sanitaria, della Long Term Care, della polizza CIA; l’azienda ha dichiarato che per LTC e polizza CIA onorerà senza esitazioni gli impegni, mentre per dipanare le anomalie che abbiamo rappresentato sulla polizza sanitaria si è deciso di costituire in tempi brevissimi una commissione mista ristretta che, insieme alla compagnia assicuratrice, affronterà tutte le questioni, per risolverle non solo in prospettiva 2015, ma possibilmente anche per l’anno in corso.
Infine le OO.SS. scriventi hanno ribadito come, a prescindere da quanto evidenziato finora, ogni iniziativa per trovare iniziative condivise su tutti i temi, anche al fine di generare nei lavoratori serenità e spirito di appartenenza, non potrà prescindere da un accordo globale che offra ai lavoratori stessi le garanzie occupazionali più volte richieste e che determini un quadro di regole certe che rassicurino sulle prospettive del rapporto di lavoro da ogni punto di vista.
Poiché, come noto, ciò è perseguibile solo attraverso impegni aziendali importanti ed esigibili (permanenza dei poli, integrità aziendale, etc.) il confronto riprenderà a breve dopo un passaggio aziendale con i soci.
Segreterie di coordinamento Fruendo srl Fisac-Dircredito-Unisin