Travestiti da fantasmi, perche’ cosi’ si sentono, alcuni dipendenti di Delta questo pomeriggio hanno manifestato in piazza Nettuno davanti al Comune di Bologna, con cartelli nei quali la “D”, logo dell’istituto di credito, faceva da capolettera per uno slogan chiarissimo “Dateci il lavoro”.
Erano circa una quindicina, ‘sopravvissuti’ al drastico crollo dell’organico Delta (di 900 addetti, 600 hanno perso il posto dal 2010) e, subito dopo la dimostrazione, una delegazione sindacale e’ salita a Palazzo per essere ricevuta dall’assessore alle Relazioni sindacali esterne, Matteo Lepore. Il quale ha promesso “di riprendere un’azione per sondare il settore per valutare possibili soluzioni, assieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Provincia di Bologna, che gia’ in passato erano state coinvolte”.
I sindacati, spiega poi Claudio Busi, segretario della Fisac-cgil di Bologna, hanno chiesto all’assessore un intervento “politico, meglio se in Provincia, perche’ a oggi un vero tavolo di crisi ufficiale per la vicenda Delta non c’e'”, ma intanto, “ci sono 600 persone su 900 che sono gia’ senza impiego”. Ne restano circa 250-180 impiegate per il recupero crediti di Delta; ma una volta esaurito questo loro compito non avranno piu’ un lavoro. Il suggerimento, aggiunge Busi, “e’ di interessare Bankitalia perche’ questo personale venga riassorbito in altri istituti, visto che i dipendenti Delta si occupavano prevalentemente di recupero crediti, settore che oggi e’ interessante per tutte le banche”. In alternativa, le banche potrebbero “acquisire parte di Delta e dei suoi dipendenti”.