Di fronte a ciò ed alla sordità nei confronti dei nostri accorati appelli, a tutela dell’Istituzione e dei lavoratori, abbiamo, gioco forza, avviato alcune importanti iniziative.
Ma purtroppo non basta!!!!!!!
Infatti il paventato trasferimento di altro personale nella sede romana oltre ad indebolire ulteriormente la sede partenopea, costituirebbe un escamotage per “legalizzare” l’utilizzo nella sede di Roma di personale dal nome altisonante che, assunto come da bando di concorso nella sede di Napoli, deve, “per forza maggiore”, svolgere le proprie funzioni nella sede di Roma, più “comoda da raggiungere” e confacente alle loro esigenze. Se messo in atto, sarebbe l’ennesimo comportamento di un‘ Istituzione che viene asservita alle esigenze di pochi a danno dell’efficienza e della funzionalità complessiva ed in spregio delle leggi.
Gli eventuali ulteriori trasferimenti, a difesa di privilegi odiosi e insopportabili, oltre a rivelare una pericolosa mancanza di responsabilità (sarebbe interessante conoscere le motivazioni di “efficienza” poste a giustificazione di tali paventate azioni) ci metterebbero nella condizione di aggiungere alle iniziative di contrasto già intraprese ulteriori pesantissimi interventi.
Ciò nonostante, con spirito costruttivo e nell’interesse dei lavoratori, rimaniamo comunque disponibili a fare la nostra parte per trovare insieme la soluzione più idonea ai problemi che affliggono l’Autorità.